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4 minuti e 35 secondi di lettura
di Carlo Danani
I rossoblù escono dal campo a testa bassa

Anche questo tentativo, il settimo, va a vuoto. La vittoria e il gol al Ferraris diventano una maledizione per un Genoa sempre ultimo in classifica. Nemmeno un calcio di rigore all'ultimo respiro abbatte il muro della delusione: lo spunto magistrale di Ekhator, steso da Troilo, porta Cornet sul dischetto. Ma Maxwel lascia partire un tiro telefonato, che Suzuki respinge piuttosto agevolmente.

Crolla il mondo addosso a un Genoa generoso, sufficientemente ispirato, che costruisce tanto, ma incapace di realizzare anche un misero gol a un Parma ridotto in 10 per più di un tempo. E, alla fine, il Ferraris fa capire che la pazienza e il credito sono finiti. Piovono fischi e inviti a tirare fuori gli attributi in un contesto che anche stavolta non si sblocca. E la situazione si fa sempre più preoccupante. Dall'altra parte, un Parma che bada solo a difendersi, anche 11 contro 11. Il Grifone ci mette tutto, ma tutto in questo momento non basta. Non c'è un pizzico di buona sorte, non gira bene: questo va sottolineato. Ma le difficoltà negli ultimi 16 metri rimangono evidenti: 4 partite in casa senza gol sono un record. E stavolta il calendario fa cadere anche l'ultimo degli alibi.

Primo tempo con rare emozioni. Il Grifone entra subito in partita, senza però trovare grandi intuizioni nella metà campo altrui. L’unica, autentica palla gol arriva alla mezz’ora: pennellata in area di Malinovskyi per la testa di Vitinha. Palla sul primo palo, Suzuki è costretto a un’affannosa deviazione in corner. Dall’altra parte, ducali per niente incisivi dalle parti di Leali anche grazie all’attenta retroguardia del Grifone.

Sulla coda della prima frazione di gioco, Ndiaye rimedia due ammonizioni in una manciata di minuti: la prima per un fallo su Malinovskyi, la seconda per fermare Vitinha. Sozza non esita, secondo giallo e conseguente cartellino rosso per il giocatore di Cuesta, che richiama in panchina Bernabè, inserendo Valenti.

Nella ripresa si gioca praticamente a una porta. Genoa padrone del gioco, ma trovare uno spunto degno di tal nome è merce rara. Ci provano Malinovskyi, Norton-Cuffy, Carboni, Ellertsson. Senza fortuna. Dentro tutti, da Venturino a Colombo a Cornet. Su uno degli ultimi assalti, Jeff compie un movimento da vero attaccante di razza, che non lascia alternative a Troilo. E' rigorissimo. Chi tira? Cornet. Conclusione tendente al fiacco. Così, quelli che potevano essere 11 metri di liberazione si trasformano in un fardello ancor più grande. Ora da traghettare a Torino, contro una squadra che ha appena battuto i campioni d'Italia. All'orizzonte una settimana lunghissima.

PARTITA FINITA

96': l'ultimo brivido è un colpo di testa di Vasquez che finisce fuori

95': grande spunto di Ekhator, steso in area da Troilo. E' rigore! Sul dischetto va Cornet: respinge Suzuki

81': pennellata di Venturino per Ekhator. Splendido colpo di testa di Jeff e prodigioso intervento di Suzuki

76': ennesima conclusione di Malinovskyi, palla in Gradinata Nord

73': punizione dal limite per la squadra di Vieira. Batte Malinovskyi, respinge la barriera, ancora Ruslan ma palla alta

67': ci prova anche Ellertsson nel cuore dell'area di rigore. Il suo tiro esce di poco

64': azione insistita del Grifone, che porta Norton-Cuffy alla conclusione. Il portiere del Parma è attento anche stavolta

62': ancora un gran tiro di Malinovskyi, ancora una gran parata di Suzuki

55': ci prova Frendrup dopo un ottimo spunto di Ekuban, il tiro di Morten finisce abbondantemente fuori 

47': punizione dal limite per fallo di Keita su Vasquez. Siluro di Malinovskyi, Suzuki ci mette i pugni per respingere. Sulla prosecuzione dell'azione, ci prova il neo entrato Carboni: il portiere dei ducali stavolta blocca in due tempi

SECONDO TEMPO

FINE PRIMO TEMPO

Si chiude qui una prima frazione di gioco dove il Genoa tiene quasi sempre in mano il gioco, senza però creare granchè. Il colpo di testa di Vitinha deviato in corner da Suzuki è l'occasione più importante. Dall'altra parte, Parma mai veramente pericoloso dalle parti di Leali

42': ancora un fallo di Ndiaye, stavolta su Vitinha. Sozza estrae prima il cartellino giallo, poi il rosso. Il difensore viene espulso per somma di ammonizioni. Parma in 10 uomini. Cuesta toglie Bernabè per inserire Valenti

36': buono spunto di Malinovskyi, fermato da Ndiaye ammonito da Sozza

29': per rallentare una pericolosa ripartenza del Parma, Malinovskyi commette fallo su Almqvist. Cartellino giallo per Ruslan

25': Vitinha conquista una punizione sulla trequarti. Batte Malinovskyi per Vitinha: il suo colpo di testa sul primo palo costringe Suzuki a un'affannosa deviazione in corner

17': Ekuban si libera dal limite, lascia partire un tiro che però non inquadra lo specchio della porta ducale

12': preziosismo di Ekuban, che in rovesciata lancia Vitinha in contropiede. Vitor però commette fallo su Delprato

9': spunto di Cutrone in mezzo all'attenta difesa rossoblù. Conclusione debole e imprecisa

5': buona occasione per il Genoa. Palla a Vitinha, poi per Ekuban: il tiro di Caleb è svirgolato ed esce a lato

GENOA-PARMA 0-0

GENOA (4-2-3-1): Leali; Sabelli (46' Carboni), Ostigard, Vasquez, Ellertsson; Frendrup (66' Colombo), Masini; Norton-Cuffy, Malinovskyi (81' Cornet), Vitinha (58' Venturino); Ekuban (66' Ekhator). All. Vieira

PARMA (3-5-2): Suzuki; Delprato, Circati, Ndiaye; Almqvist (46' Ordonez), Bernabè (43' Valenti), Keita, Estevez (87' Troilo), Britschgi; Cutrone (79' Sorensen), Pellegrino (87' Djuric). All. Cuesta

NOTE - Arbitro Sozza, assistenti Dei Giudici e Mokhtar, quarto ufficiale Pairetto. Var: Marini, Avar Prontera. Spettatori: abbonati 28.101, paganti 2.535 (36 ospiti)

Ammoniti: Malinovskyi, Ndiaye, Britschgi, Estevez, Colombo. Espulso al 42' Ndiaye per somma di ammonizioni

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