
L’aria della Nazionale fa benissimo a Ruslan Malinovskyi, leader tecnico e carismatico di un’Ucraina che, anche grazie ai suoi tre gol nelle ultime due partite, sente profumo di playoff in chiave Mondiale, dietro all’inarrivabile Francia.
Due volte a bersaglio la settimana scorsa in Islanda, ieri sera contro l’Azerbaigian a Cracovia il centrocampista del Genoa è rimasto sotto l’occhio di bue. Prima fornendo a Gutsulyak l’assist per il gol del vantaggio ucraino, riportando poi definitivamente avanti la sua squadra con una rete che alla fine del match si rivelerà pesantissima. Complessivamente la decima in carriera in Nazionale.
Ruslan atteso nelle prossime ore a Pegli
Dal Centro Signorini, dove oggi è ripresa la preparazione in vista di Genoa-Parma, Patrick Vieira osserva attentamente i movimenti dei suoi giocatori in giro per l’Europa e per il mondo.
Con un Malinovskyi protagonista assoluto tra i viaggianti rossoblù. Naturale che di fronte a prestazioni così convincenti in serie, nell’ottica della delicata sfida di domenica al Ferraris è facile immaginare molte responsabilità sulle spalle di un Malinovskyi peraltro nelle ultime uscite con Lazio e Napoli decisamente lontano dal giocatore a tratti straripante che stiamo ammirando in Nazionale. Sottili equilibri da ricercare in contesti tecnici e tattici completamente differenti.
Da Cracovia al Ferraris per allungare il magic moment
Con l’Ucraina ecco un Ruslan di personalità, verticalità e prolificità: proprio quello che servirebbe a un Genoa oggi più che mai alla piena ricerca di autentici leader a cui appoggiarsi. Come il Malinovskyi in versione Mondiale. Ai suoi compagni rossoblù il compito di tenerne acceso il genio.
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IL COMMENTO
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