
Mattia Bani saluta i tifosi del Genoa dopo il suo passaggio al Palermo e lo fa attraverso un lungo messaggio sui social dove il difensore ripercorre gli anni vissuti con indosso la maglia rossoblù.
"Ci sono cose che, nel calcio, non si spiegano - spiega Bani -. Provare a raccontarle in poche righe può sembrare riduttivo. Non volevo scrivere nulla — non amo condividere sui social — però certe cose le ho vissute davvero. E, soprattutto, questo era l’unico modo per arrivare a tutti voi. Alla fine, ho pensato che lo dovevo. Per rispetto".
Il difensore 31enne racconta le sue emozioni: "Sono orgoglioso di non lasciare il Genoa in un momento di difficoltà, ma di averlo riportato dove merita di stare, con la consapevolezza di aver dato tutto ciò che avevo. Le cose, a volte, non vanno come speri. Non sempre si può scrivere il finale, ma si può scegliere come restare fedeli a ciò che si è stati. Le strade immaginate per il futuro si sono rivelate diverse. E quando accade, serve lucidità e rispetto per riconoscere che talvolta il passo più giusto è anche il più difficile. Ho scelto una nuova sfida, guidato dal desiderio di continuare a fare quello che amo, con la stessa passione e lo stesso impegno che mi hanno sempre accompagnato. Credo anche nel rispetto delle scelte, e nella verità detta con misura. Mi piacciono le parole che aiutano a capire, non quelle che creano confusione. Il resto lo lascio volentieri a chi ha bisogno di semplificare ciò che semplice non è. Non perché serva spiegare, ma perché voi ci siete sempre stati. Come quella sera al Ferraris, contro l’Atalanta. Perdevamo. Eravamo stanchi. In campo si sentiva il peso di ogni minuto. Eppure, a pochi attimi dalla fine, tutto lo stadio si è alzato in piedi ed ha iniziato ad applaudirci. Non stavamo vincendo. Non c’era stato un gol. Ma è proprio lì che capisci cosa vuol dire giocare per il Genoa. Non serve un gol. Non serve una classifica. Basta esserci. Basta metterci tutto. Se lo fai, loro ci sono. Sempre".
Bani ha firmato un contratto triennale con i rosanero che include un’opzione per un quarto anno in caso di promozione in Serie A ma Bani ricorda i tanti momenti belli e difficili vissuti in maglia rossoblù: "Cinque anni fa ho rimesso piede a Genova. Da allora sono stati cinque anni pieni. Emozionanti. Veri. Anni in cui ho sbagliato, imparato, dato tutto quello che avevo. Abbiamo vissuto momenti duri, e momenti belli. Ma soprattutto, abbiamo riportato il Genoa dove deve stare: in Serie A. Ogni volta che entravo al Ferraris succedeva sempre la stessa cosa: prima dei cori, prima delle luci, prima del fischio d’inizio, sentivo un nodo alla gola. Non di paura, ma di responsabilità. Quel campo è vivo. E chi lo riempie ogni domenica te lo fa capire subito: se sei dentro, non puoi tirarti indietro. Le parole arrivano dopo. Io ho sempre scelto di esserci prima. Nel gesto. Nella fatica. Nella costanza".
E ancora: "Non sono nato genoano, no. Ma sono diventato uno che, per il Genoa, avrebbe fatto tutto. Perché non servono altri momenti per dire che qualcosa ti è rimasto dentro. A me è rimasto tutto: gli abbracci veri, le facce dopo una sconfitta, le urla dopo una vittoria. E quel boato della Nord che ti spacca in due quando entri. Grazie. A chi mi ha fatto sentire parte di tutto questo. A chi ha camminato con me, senza far troppo rumore. A quelli a cui ho voluto bene, e che sanno chi sono leggendo queste parole. A chi ama il Genoa. Davvero. MATTIA”. conclude Bani.
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IL COMMENTO
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