
Un'altra giornata di attesa in casa Sampdoria, senza alcuna comunicazione ufficiale rispetto alle novità che sono ormai nell'aria da alcuni giorni. In primis la scelta della panchina che sarà affidata ad Attilio Lombardo primo allenatore con Angelo Gregucci vice. Confermato lo staff "manciniano" che ha conquistato la salvezza dei blucerchiati al playout con la Salernitana, con Andrea Mancini direttore sportivo e Gianni Invernizzi dirigente a stretto contatto con la squadra.
Da Evani a Popeye
Non sarà confermato Chicco Evani, che era stato da aprile in avanti il primo allenatore della squadra e che ha condiviso con gli altri membri dello staff un'esperienza sportiva complicata ma comunque a lieto fine. Per Attilio Lombardo, che negli ultimi anni ha spesso lavorato negli staff di Roberto Mancini (Manchester City, nazionale italiana e araba) ma ha anche svolto il ruolo di secondo con altri allenatori, come Di Matteo allo Shalke 04 in Germania e col compianto Mihajlovic al Torino, un'occasione da sfruttare in prima fila come mister della Sampdoria, la squadra che più di tutte ha segnato la sua storia e la sua carriera da calciatore negli anni d'oro dei blucerchiati, anni '80 e '90.
Attilio Lombardo - uomo carismatico e di carattere, molto apprezzato nel mondo blucerhiato - sembra ormai aver superato la concorrenza di Lillo Foti, attuale vice di Mourinho al Fenerbahc e altro ex doriano Per Popeye si annuncia una stagione che al momento sembra essere ancora in salita, vista la volontà della proprietà di voler tagliare tutti i possibili costi. Si avvicina comunque la definizione della sede del ritiro che dovrebbe andare regolarmente in scena a Ponte di Legno (provincia di Brescia) dal 20/21 luglio fino ai primi giorni di agosto, prima del trasferimento a Bogliasco.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Il riarmo occasione per Genova, ma a Tursi tutti sono pronti?
Quella sommossa di Genova che segnò la fine del centrismo