Massimiliano Tonon, originario di Genova ma savonese d'adozione, è un pluripremiato atleta paralimpico vincitore del 1° Campionato italiano di tiro a volo per disabili fisici, organizzato dalla Fitav nel 2008. Una passione nata quasi per gioco, diventata negli anni un tassello sempre più importante.
"Grazie alle persone che mi hanno sostenuto, incoraggiandomi a provare nuovi sport dopo un periodo di depressione dovuto all'incidente di cui sono stato vittima nel 1990, ho trovato la mia grande passione", spiega Tonon. Un amore incondizionato quello per il tiro a volo, che è stato anche un riscatto. "Dopo tanto allenamento, tanta fatica e anche investimenti economici, ho raggiunto diversi podi in Italia. Sentire suonare l'inno di Mameli tutto per te è un'emozione indescrivibile".
Negli ultimi due anni la pandemia ha complicato una situazione già delicata: "Gli impianti liguri in cui posso allenarmi sono a Genova e Ventimiglia - commenta Tonon - in alternativa devo arrivare a Racconigi. Durante la fase più critica dell'emergenza riuscivo ad allenarmi appena una volta al mese, quando andava bene. Senza allenamento cala anche la grinta per andare avanti. Ora grazie ai campionati regionali invernali sono riuscito a riprendere il ritmo, ma andare a Genova con la situazione autostradale che ci ritroviamo è impensabile. Non voglio desistere e spero che tutto possa tornare alla normalità".
Poi un appello a favore di tutti gli sportivi: "I costi sono spesso alti e non tutti possono sostenerli. Molte famiglie che vorrebbero far intraprendere specialità di sport paralimpico ai propri figli si trovano in difficoltà. Eppure lo sport è un pilastro della crescita e deve essere accessibile a tutti, dai più piccoli ai più grandi".
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