
Ieri erano almeno in duecento i tifosi del Genoa che si sono ritrovati sotto la Nord dello stadio Ferraris per inaugurare l’opera artistica disegnata nei pressi della gradinata feudo rossoblu. Tra loro anche Claudio Onofri e la famiglia di “Spagna”, assassinato anni fa da un ultrà milanista.
I murales sono nati anche per sottolineare lo storico passaggio di proprietà del club agli americani. Ma queste opere e raffigurazioni hanno scatenato polemiche, visto che lo stadio è gestito a metà tra Grifone e Sampdoria. E proprio la società blucerchiata si è opposta ai murales genoani e ha inviato una PEC al Comune, alla società che gestisce l’impianto, alla Questura e al Genoa, nella cui lettera preparata dai loro avvocati viene sottolineata la richiesta di far tornare i muri ai loro colori originali. "La Samp non è mai stata interpellata – si legge – ma non avrebbe mai dato l’okay per una colorazione ‘di parte'". Per ora i murales restano ma presto il Comune effettuerà un sopralluogo. La querelle aspetta.
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