Il primo atto di Alberto Zangrillo 46esmo presidente del Genoa è un post con tanto di Gradinata festante davanti alla squadra e con i versi del coro: "…è la stella che vogliam..". Il vecchio Grifo ha una proprietà americana e un presidente di provata fede. Anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha salutato l’arrivo del neo presidente augurando a lui ed alla dirigenza di 777 buon lavoro, definendo Zangrillo come un “genoano vero”. Soldi e passione, un mix perfetto per il popolo rossoblu. I sogni fanno bene, danno la spinta giusta per la partenza quanto le ambizioni. Prima uscita domenica sera al Ferraris nel match delicato e difficile contro la Roma.
Enrico Preziosi, che ha retto per 18 anni il club, non è uscito di scena e ci era parso chiaro dopo una dichiarazione sul finire dell’estate: “Rimarrò nel cda”. Infatti resta. Avrebbe detto ai rappresentanti della Holding 777 Partners che hanno preso il Genoa di essere disposto a farsi da parte ma avrebbe ricevuto un no. E così, probabilmente non solo per questa stagione, Preziosi rimarrà nella stanza dei bottoni con la delega per Lega Calcio e Federazione. Una mossa che ha un senso ma che concede a Preziosi potere e pure la visibilità. Insomma, gli statunitensi gli concedono una bella fetta di spazio vista la sua navigata esperienza nei palazzi del pallone italiano, dove se si sbaglia interlocutore si rischia grosso. Per questo è un po’ una cessione anomala. Intanto, se per il futuro c’è grande fiducia, nessuno nasconde i problemi attuali della squadra, che prima del mercato di gennaio dovrà tenere botta ad un calendario in salita.
IL COMMENTO
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