Strade più sicure per tutti. Questo l'obiettivo dell'evento di giovedì 9 febbraio alle 17.30 nella Casa delle Federazioni di viale Padre Santo 1, in zona piazza Corvetto a Genova, con la presentazione del libro di Stefano Guarnieri "Il valore delle parole. La narrazione sbagliata degli scontri stradali". Saranno presenti l'autore, vicepresidente della Associazione Lorenzo Guarnieri, e Marco Scarponi, segretario generale della Fondazione Michele Scarponi.
L'evento, co-organizzato dal gruppo Facebook #GenovaCiclabile e FCI Liguria, e moderato dal giornalista Massimiliano Salvo, sarà l’occasione per ragionare insieme su come e perché sia fondamentale, da parte del mondo dell’informazione, cambiare linguaggio e approccio nel trattare le notizie riguardanti gli incidenti stradali, anzi, gli “scontri stradali”. Così li definisce lo scrittore e attivista della sicurezza stradale Stefano Guarnieri, papà di Lorenzo, investito e ucciso a 17 anni, il 2 giugno 2010, da un uomo che guidava sotto effetto di alcol e stupefacenti.
La tesi del libro è che espressioni come “strade killer”, “auto impazzite”, “curve maledette”, “non ho visto il pedone”, ampiamente utilizzate in maniera più o meno consapevole dagli operatori dell’informazione, tendano spesso a spostare l’attenzione sulle vittime e sulle loro presunte colpe, giustificando da un lato gli atti di violenza stradale commessi da chi è alla guida e, dall’altro, criminalizzando le vittime della strada, quasi sempre utenti deboli e fragili: pedoni, ciclisti urbani e sportivi, conducenti di monopattino.
Secondo Guarnieri dunque, per contrastare il fenomeno della violenza stradale, che ogni anno provoca nel mondo 1,3 milioni di vittime rappresentando la prima causa di morte tra i giovani, occorre lavorare anche sul linguaggio, cambiando la narrazione comune degli incidenti stradali come episodi non casuali, ma frutto di condotte alla guida deliberatamente irresponsabili e irrispettose del Codice della Strada e della vita umana.
Alla presentazione del libro parteciperà anche Marco Scarponi, segretario generale della Fondazione Michele Scarponi, dedicata al fratello, che crea e finanzia progetti aventi come fine l’educazione al corretto comportamento stradale e a una cultura del rispetto delle regole e dell’altro. Michele Scarponi è stato un ciclista professionista, vincitore del Giro d’Italia 2011 e vittima come Lorenzo Guarnieri di violenza stradale, travolto e ucciso il 22 aprile 2017 da un camion che non aveva rispettato lo stop.
L’evento, rivolto a tutti gli utenti della strada (automobilisti, scooteristi…) e non solo ai sostenitori e fruitori di una mobilità leggera, è sostenuto da Associazione Lorenzo Guarnieri, Fondazione Michele Scarponi, Cittadini Sostenibili, FIAB Genova, Legambiente Polis, Unione Sportiva Pontedecimo, tRiciclo-Bimbi a basso impatto, Fridays for Future Genova, Biciofficina Maddalena Boom, Massa Critica Genova, Greenpeace Genova.
La presentazione del libro seguirà di un giorno la seconda edizione del Premio “Federica Picasso” che l’8 febbraio, presso il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, alle ore 10, vedrà premiare cinque classi delle scuole primarie genovesi su progetti di educazione stradale e mobilità sostenibile.
IL COMMENTO
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