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La Sampdoria si dota di un "coordinatore tecnico della prima squadra", attribuendo tale incarico a Mattia Baldini, già capo degli osservatori e nei giorni scorsi dato in predicato di assumere la carica di direttore sportivo. Il ruolo formale attribuito oggi a Baldini è in realtà lessicalmente differente, mentre nella sostanza il dirigente romano dovrà commissariare gli altri due dirigenti entrati in società con la qualifica di direttore sportivo, Carlo Osti in carica dal 18 dicembre 2012 e Daniele Faggiano dal 1 luglio 2020, coprotagonisti di una diarchia di fatto. Entrambi, sia pure con differenza di percorso determinata dall'anagrafe, hanno lavorato come ds, trovandosi quindi alla Sampdoria in una situazione riassumibile nel titolo di un vecchio film, "Una poltrona per due". La situazione non era stata priva di criticità come quella che aveva riguardato Osti: messo ai margini il 1 ottobre 2021 con un Ferrero intenzionato a licenziarlo "per giusta causa", reintegrato il 14 gennaio 2022 dal nuovo CdA guidato da Lanna.

La nomina di Baldini all'incarico di "referente societario dei rapporti dell’area tecnico-sportiva con lo staff e i calciatori della prima squadra" da una parte fa chiarezza, rispetto a una situazione in cui il nuovo tecnico Stankovic aveva chiesto al presidente Lanna di diradare le presenze dirigenziali al "Mugnaini", con particolare riferimento ai due direttori sportivi; dall'altra però non risolve la strana situazione in cui si trova la Sampdoria, che ha più uomini mercato in sede che in campo e più dirigenti che difensori di ruolo.

Chi ha infatti l'ultima parola sul mercato? Il presidente, già nazionale azzurro e campione d'Italia? Il vicepresidente Romei, avvocato civilista con passione per il calcio ma senza esperienza dirigenziale prima di aver "portato - parole sue - l'azionista alla Sampdoria", eppure titolare di apposita delega esclusiva? I due direttori sportivi? Oppure Baldini fresco di nomina?

 In ultimo: se davvero l'assemblea degli azionisti del 14 dicembre trasformasse l'assetto proprietario, gli eventuali nuovi padroni come si rapporterebbero al popoloso presepio dell'organigramma? Alla Sampdoria, che avrebbe tanto bisogno di risposte, continuano a moltiplicarsi le domande.