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GENOVA - Si sono dati appuntamento davanti alla Gradinata Sud dello stadio Luigi Ferraris di Genova. I tifosi della Sampdoria sono scesi in piazza. Assemblea pubblica dei tifos, promossa dai Gruppi con immediata adesione della Federclubs. La manifestazione è stata promossa subito dopo la pubblicazione sul Secolo XIX dell'intervista a tutto campo dell'ex presidente Massimo Ferrero, deciso a tornare alla guida della società.

Per permettere l'assemblea è stata chiusa via del Piano. Circa duemila i tifosi presenti. Sul posto anche il presidio delle forze dell'ordine. Intorno alle 18,45 la partenza del corteo tra cori contro Ferrero e striscioni. "Ora basta" campeggia in uno dei manifesti portati dai supporters. Presenti alcuni striscioni contro Garrone. Poi ancora cori contro la squadra accusata di non impegnarsi abbastanza in campo. Presi di mira dagli striscioni anche Osti, Romei e Vidal. Il corteo è proseguito in direzione Corte Lambruschini, nel cortile interno sono stati intonati cori contro la società, il più ricorrente "Giù le mani dalla Sampdoria". Cori e striscioni anche contro i giornalisti.

Dalle riviere e da fuori regione pullman e auto private, come se si trattasse di una partita per l'appuntamento. In effetti è una partita importante, quella che si gioca per il futuro della Sampdoria, in questi giorni conteso tra il Viperetta che vuole tornare, la famiglia Garrone-Mondini, chiamata sempre più intensamente a riparare a quanto fatto otto anni e mezzo fa, e uno sceicco qatariota mai manifestatosi in prima persona ma rappresentato da un mediatore pugliese e da un broker piemontese che un anno fa erano stati giudicati inidonei all'acquisto della Salernitana. Una situazione dilaniante rispetto alla quale stasera la moltitudine che ama la Sampdoria vuole prendere una posizione netta, richiamando i responsabili ai rispettivi doveri verso una realtà che da 76 anni è la colonna sonora della vita di molte persone.