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L'ex blucerchiato Ivano Bonetti, molto vicino a Franco Di Silvio, l'imprenditore che - dopo essere stato protagonista, in pochi anni, di tre tentativi falliti di acquisto di Fortitudo Bologna nel basket e di Foggia e Salernitana nel calcio - sostiene di aver convinto un possidente della famiglia qatariota degli Al Thani a comprare la Sampdoria, dice la sua a Radio Sportiva: "Posso raccontare quello che so e quello che sento e quello che leggo e quello che vivo, a parte l'amicizia, perché ci sono troppe speculazioni di questo tipo a livello mediatico e giornalistico specialmente la stampa del posto, io direi che dovrebbero fare tutti un passo indietro e concentrarsi sul calcio giocato... detto questo è saputo e risaputo e confermato anche dallo stesso incaricato che è Vidal che lo sceicco... c'è una trattativa, dopo di che le trattative si sa possono finir bene o male, dipende molto dalla situazione della società, dalla voglia di chi compra, dalla voglia ovviamente di chiudere, da chi sta gestendo il trust che sta gestendo questa situazione. E quindi ci sono cose vere: lo sceicco c'è, una trattativa c'è, adesso tutti i giorni bisognerebbe spegnere la luce, lasciare che tutti lavorino, e che sia un matrimonio che si farà, sarà un grandissimo matrimonio perché il personaggio è gigantesco, al riguardo una parola la spendo volentieri per il signor di Silvio che è un produttore affermato ed è una persona che è molto seria e ha contatti grossi, però non è lui che compra la Sampdoria perché non ha il potenziale, ha solamente introdotto una figura fantastica che, se dovesse andare in porto, gli dovrebbero fare una statua, perché effettivamente porterebbe un personaggio di altissimo livello in tutti i sensi".

"Quindi - sottolinea - a me rimane solo di stare qui a sperare che la Sampdoria vada in mano a persone di questo altissimo livello".

Quale l'atteggiamento dei grandi ex, a partire dai "gemelli", verso questa trattativa? "Tutti la seguiamo, tutti, non solo il Mancio e Luca, ma anche Mannini e Invernizzi stesso che ci lavora dentro, Marco Lanna che sta facendo un lavoro meraviglioso, va sottolineato, è un ragazzo spettacolare... sta battagliando non dico da solo ma quasi, perché il vero uomo di calcio è lui e ha a che fare con altri dirigenti che si occupano di altro e a volte il calcio annebbia la testa a gente che dovrebbe fare altro e magari si mette lì a voler dire la sua sotto la parte calcistica che credetemi è una cosa semplice ma è molto complicata allo stesso tempo".