Come preannunciato dai suoi legali Luca Ponti e Giuseppina Tenga, Massimo Ferrero si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande della dottoressa Rosa Maria Mesti, gip di Paola, Massimo Ferrero, nell'interrogatorio di garanzia tenutosi in videoconferenza con l'indagato nel carcere milanese di San Vittore e il magistrato nella sede della Procura del centro cosentino.
L'avvocato Ponti ha riferito: "Il carcere è un'esperienza dura, ma Ferrero è un battagliero", confermando inoltre che Ferrero ha formalizzato le sue dimissioni da presidente della Sampdoria e che d'ora in poi "intende fare sì che la Sampdoria e la sua vicenda penale proseguano su vie differenti. Per questo motivo a fare parte del cda del club non ci saranno più membri della famiglia Ferrero".
In margine alla questione, si registra la dichiarazione di Luciano Nobili, deputato di Italia Viva: "Non so nulla della vicenda giudiziaria che riguarda Massimo Ferrero ma chiedo: perché le foto segnaletiche dell’arresto sono in rete? Perché dolorose intercettazioni coi familiari sono sui giornali? Perché questa barbarie della pena prima del processo in Italia non ha mai fine?".
IL COMMENTO
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