GENOVA - Nella giornata di lunedì 29 novembre, il genovese Matteo Franzoso trionfa nel Super-G di Coppa Europa a Zinal, Svizzera. Un risultato incredibile, mai un Genovese, tantomeno un Ligure (a meno che non si voglia tener conto delle origini Savonesi di Federica Brignone), è mai stato in grado raggiungere questo traguardo.
Non è la prima volta che ho il piacere di intervistare Matteo. Il 30 marzo 2021 si è portato a casa una tappa del campionato italiano a Santa Caterina (LEGGI QUI). anche se molto è cambiato da quell’ultima intervista, a partire dalla sua specializzazione nelle discipline veloci. Infatti, Matteo a marzo raccontava di non sapere ancora, nonostante i suoi 22 anni, la sua disciplina "migliore". Oggi invece è molto diverso, Matteo inizia a prediligere le discipline veloci (super-g e discesa libera) a discapito delle tecniche (slalom speciale e gigante). Questa idea è confermata dal fatto che Matteo non ha partecipato alla prima tappa del campionato italiano di slalom speciale per allenarsi in discesa libera in Svizzera, sulla stessa pista dove lunedì ha trionfato.
Una domanda che mi è venuta spontanea è stato chiedere quanto fosse importante allenarsi sulla pista di gara. Anche se la risposta può sembrare scontata, le motivazioni sono molto particolari. "Allenarsi sulla pista è importantissimo, ma non per noi atleti, bensì per gli ski-men che devono scegliere le scioline giuste, considerando che le piste bene o male sono uguali tutti gli anni", spiega Matteo.
La vittoria, a dire il vero, è stata una splendida sorpresa, dovuta al fatto che Matteo partiva 40esimo. Come lui stesso mi ha raccontato, i primi 25 concorrenti hanno dovuto affrontare la gara con pochissima luminosità per colpa del cielo coperto. Dal pettorale numero 25, il cielo si è schiarito, ed è addirittura uscito il sole, illuminando completamente la pista. È qui che però Franzoso tira fuori il suo talento, perché abilissimo nello sfruttare l’occasione e portarsi a casa la gara. Questo successo gli permette di scalare le classifiche mondiali, e guadagnarsi un pettorale di partenza migliore.
Dopo questo splendido successo, Matteo è tornato nella sua Sestriere a ricaricare le batterie, per poi ricominciare ad allenarsi per preparare la tappa di Coppa Europa in Italia, sulla pista Deborah Compagnoni di Santa Caterina Valfurva. La stessa pista che pochi mesi fa gli ha consegnato la vittoria nel Circuito Grand Prix Italia.
IL COMMENTO
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