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Aleksandar Dragovic ha detto sì alla Sampdoria. Il difensore austriaco di origine serba è stato convinto da Stankovic ad accettare il trasferimento in blucerchiato: su di lui l’allenatore vuole costruire la difesa per la seconda parte del campionato. La formula sarebbe quella del prestito con obbligo di riscatto ma resta uno grosso scoglio da superare: il giocatore ha ancora un anno e mezzo di contratto con la Stella Rossa e sta trattando per liberarsi mentre il club è alla ricerca di un valido sostituto.

Stankovic ha in testa la coppia di giganti Amione-Dragovic, il giovane emergente e l’esperto miliziano. Tanto più che Colley, protagonista di una prima parte di stagione molto negativa, potrebbe partire nel mercato di gennaio. Più facile che resti alla Samp il lottatore Murillo, a volte pasticcione ma sempre animato dallo spirito guerriero che chiede il tecnico ai suoi giocatori per tentare la difficile missione salvezza.

Intanto, la squadra è in procinto di affrontare l’ultima amichevole nel ritiro in Turchia al Calista Sport Center di Kadriye contro i kazaki del Kaysar. Oltre agli assenti Andrea Conti, Ignacio Pussetto, Fabio Quagliarella e Abdelhamid Sabiri, due gli esentati dall’ultima seduta collettiva prima della rifinitura: Valerio Verre, reduce da un lieve attacco influenzale; Harry Winks, alle prese con il proprio iter di recupero agonistico.

Dopo il test finale, la Sampdoria rientrerà in Italia dove Stankovic concederà un breve “rompete le righe” per il Natale in famiglia, poi gli allenamenti continueranno a Bogliasco in vista della ripresa del campionato il 4 gennaio a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Mancherà l’ex Djuricic, squalificato.

GENOVA - Coda non segna da oltre un mese, Puscas ha timbrato una volta sola. Ecco l’ultimo intoppo da risolvere per Gilardino: la via del gol da ritrovare per il Genoa. E sarebbe importante avere segnali positivi già lunedì prossimo Santo Stefano nell’ultima gara prima della sosta contro il Bari. Il nuovo tecnico in queste ultime tre partite non solo ha ottenuto quasi il massimo con 7 punti conquistati e con la porta inviolata, ma ha dato già un po’ di gioco.

E questo è l’aspetto più importante che ha dato a squadra e tifosi quella fiducia perduta sotto il comando di Blessin. Nella trasferta pugliese  Gilardino recupera anche Badelj e questo potrebbe dargli più soluzioni a centrocampo. In attacco difficile ovviamente togliere due certezze come Gudmundsson e Aramu, perfetti col Frosinone. Semmai la scelta di partenza è tra Coda e Puscas, anche se l’italiano è favorito . Possibile l’idea staffetta tra i due che però in futuro potrebbero giocare anche insieme.

Gilardino ha già usato la bacchetta magica, ma gli equilibri sono fondamentali e quindi giocare con due punte, a parte in situazioni particolari. pare per ora una scelta improponibile. Eppure Puscas e Coda fanno una bella coppia che per esempio a Terni risolsero il match a favore dei rossoblu in rimonta. In fondo c’è tempo per lavorarci, ora però servono i loro gol per spingere ancora verso l’alto il Grifone.

LA SPEZIA - Lo Spezia è tra le società più attive in Serie A sul calciomercato, sia in entrata che in uscita e, soprattutto queste ultime sono necessarie per liberare spazio in rosa, utile a inserire nuovi profili più pronti e maggiormente adatti ad un campionato molto difficile come quello italiano, dove le Aquile sono chiamate a raggiungere la terza storica salvezza.

Ed ecco che, a centrocampo, per due nuovi innesti importanti - dei quali uno potrebbe essere Salvatore Esposito, vicino a vestire la maglia aquilotta - in tre potrebbero fare posto.

Stiamo parlando di Aimar Sher e Aurélien Nguiamba, mai utilizzati da mister Gotti in stagione, che potrebbero lasciare anche titolo definitivo il Golfo dei Poeti, ma soprattutto di Mikael Ellertsson, il quale, nonostante un minutaggio sicuramente maggiore rispetto agli altri due, di fronte ad una richiesta di un eventuale prestito, potrebbe lasciare la maglia bianca per fare esperienza. 

 

Il Tour de France 2024 partirà dall'Italia e le prime tre tappe saranno un omaggio ai campioni italiani del ciclismo "adottati" dai francesi perché protagonisti nella corsa a tappe più importante del mondo: da Gino Bartali a Gastone Nencini, da Fausto Coppi a Marco Pantani. Non era possibiie onorare tutti gli altri italiani vincitori della Grande Boucle, ovvero il veneto Ottavio Bottecchia, il bergamasco Felice Gimondi e il messinese Vincenzo Nibali. Sarà per un altro Tour.

Si inizierà con la Firenze-Rimini, nel nome di due vincitori del Tour, come Gino Bartali e Gastone Nencini: una tappa da 205 chilometri con 3.800 metri di dislivello, e l'insidiosa salita del colle di San Marino a 7 chilometri dall'arrivo. Seguirà la Cesenatico-Bologna, tappa di 200 km appetibile per gli scattisti e con due passaggi dalla salita di San Luca (1,9 km con pendenza del 10,6%) prima dell'arrivo. La terza tappa, Piacenza-Torino, nei suoi 225 chilometri attraverso tre regioni comprenderà alcune delle strade della Milano-Sanremo, e proporrà un arrivo da velocisti. Proprio quest'ultima frazione "italiana" rappresenterà un omaggio a "Fostò", col transito nelle terre del Campionissimo, da Novi Ligure a Tortona. Un omaggio nobile, a dispetto della storica rivalità italo-francese, peraltro assai sfumata in epoca recente almeno nel ciclismo.

 

In questa edizione del Tg Sampdoria, il punto sulla situazione della squadra e della società, con le immagini dell'amichevole con la Dinamo Dresda e l'analisi dell'economista di fede blucerchiata Roberto Albisetti sull'ipotesi di finanza strutturata; i sondaggi di mercato effettuati dal coordinatore tecnico, Mattia Baldini; la lettera aperta della Federclubs a Figc, Coni e Lega calcio contro l'ipotesi del ritorno in sella di Massimo Ferrero; l'aggiornamento sulle condizioni cliniche di Gianluca Vialli, ricoverato a Londra.