Sanità

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Mentre l'Istituto superiore di Sanità dichiara che sono disponibili oltre 5 milioni di dosi di vaccino antivaiolo, i casi continuano a salire ma non preoccupano rispetto alla gravità della malattia. E proprio sul vaccino si pronuncia a Primocanale il professor Matteo Bassetti, direttore DIAR Malattie Infettive Regione Liguria: "Se ci sarà un aumento importante dei casi si potrà pensare a una vaccinazione, ma ad personam e molto specifica, per esempio agli operatori sanitari, a chi lavora in alcuni reparti, ai contatti ravvicinati e ad alcune categorie. Cerchiamo di essere molto tranquillizzanti, al momento il vaiolo della scimmia che colpisce l'uom non rappresenta un problema per quanto riguarda la popolazione. Giusto avere i protocolli ma non è giusto che la popolazione si allarmi".

"I numeri aumentano e probabilmente aumenteranno ancora. Si sta scoprendo il vaso di Pandora, è molto probabile che questo virus fosse presente nei Paesi che lo stanno isolando ben prima degli episodi di Madrid e delle Canarie", spiega Bassetti.

I casi cresceranno, ma non dobbiamo preoccuparci perché non vi sono forme gravi, spiega ancora Bassetti: "Avremo un aumento significativo nelle prossime settimane di casi, d'altronde in poco più di dieci giorni siamo arrivati a trecento casi in venti Paesi del mondo.

I casi sono comunque lievi così come la cura: "Stiamo parlando di infezioni che si limitano da sole, non hanno bisogno di grandi terapie. Non abbiamo assistito neanche a un decesso, è evidente che ci sono motivi di preoccupazione perché un virus del mondo animale è diventato del mondo umano. La trasmissione comunque è da una persona all'altra attraverso il contatto molto stretto, con le lesioni tipiche del vaiolo o con le goccioline del respiro".

"Sarà quel che ci accompagnerà negli anni futuri: non credo che ogni volta che c'è un problema infettivo sia il caso di allarmarsi come se arrivasse la pandemia nuovamente", conclude Bassetti.

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