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Al via la sperimentazione per valutare benefici e limiti del robot che supporta la camminata
3 minuti e 42 secondi di lettura
di Tiziana Oberti
Studio televisivo di People con twinIl ricercatore Nicolò Boccardo con l'esoscheletro 'Twin' nello studio di 'People

A fine settembre prenderà il via una nuova fase di sperimentazione per 'Twin', l’esoscheletro ideato da Iit in collaborazione con Inail che ha recentemente conquistato il Compasso d’Oro a Osaka, riconoscimento che premia l'eccellenza e l'innovazione nel design industriale. Dopo il premio internazionale, parte ora una prova di 18 mesi che punta a valutare in modo approfondito l’efficacia di questa tecnologia nata per sostenere chi ha difficoltà a camminare, tra innovazione scientifica e concretezza d’uso e punta a rivoluzionare la riabilitazione per chi ha difficoltà nel camminare. L’annuncio è arrivato durante la prima puntata della nuova stagione di 'People - Cambia il tuo punto di vista' da parte di Nicolò Boccardo, ricercatore rehab technologies Iit-Inail, che ha portato in studio proprio 'Twin'. Boccardo, genovese di Certosa, nel 2019 è stato inserito da ‘Forbes’ tra le menti under 30 più influenti per il futuro nella sezione ‘science’.

'Twin' è un robot indossabile in grado di trasferire a persone con capacità motoria ridotta o assente l’energia che permette loro di alzarsi, mantenere la posizione eretta, camminare e sedersi con importanti applicazioni in ambito medico e nelle terapie riabilitative.

Robot indossabile che supporta la camminata

"Twin è una macchina abbastanza complessa, è un esoscheletro, quindi un’ortesi, va a supportare una parte del corpo che non funziona correttamente per diverse cause, possono essere neurologiche piuttosto che ortopediche, quindi diversi tipi di incidenti - spiega Boccardo - il suo scopo principale è quello di cercare di restituire una parte di una funzionalità che manca, in questo caso la deambulazione, quindi la camminata".

Boccardo precisa però che "dire che si ritorna a camminare utilizzando l’esoscheletro non è del tutto vero, nel senso che la realtà è quella di essere assistiti nel cammino. Da qui a ritornare a camminare le cose sono ben diverse, quindi la prima cosa su cui è giusto fare chiarezza è questo. I movimenti assistiti dall’esoscheletro sono resi possibili da "motori elettrici, disposti di solito sulle ginocchia e sulle anche, che vanno a fornire il supporto necessario in funzione di quella che è l’assistenza che il diverso utilizzatore ha bisogno".

"Twin è dotato di un sistema di controllo che capisce e va a pilotare ogni singolo giunto, per poter mettere il passo e quindi sorreggere il paziente. Per muoversi, gli utenti utilizzano stampelle per mantenere l’equilibrio, perché non è autobilanciante ma il dispositivo permette di camminare in terreni solitamente piani, si riesce ad alzarsi e a sedersi offrendo varie modalità di assistenza a seconda del percorso riabilitativo".

Ruolo fondamentale nelle fasi iniziali post incidente

Secondo Boccardo, Twin ha un ruolo fondamentale soprattutto "nelle fasi iniziali post-incidente perché la reale necessità di questa macchina è di andare a somministrare al paziente una riabilitazione. Il robot è in grado di interpretare l’intenzione di camminare grazie al bilanciamento sulle stampelle e quando tornando indietro non si rileva più l’inclinazione all’indietro significa fermarsi".

Sperimentazione più ampia da fine mese su 30 pazienti 

Dai tre pazienti della sperimentazione pilota che ha dimostrato che l'esoscheletro è sufficientemente sicuro, a fine mese si passerà a una trentina grazie a "una nuova fase di sperimentazione definita pivotal quindi un po' più a lunga durata, un po' più ad ampio spettro, resa possibile con la collaborazione con centri specializzati come Villa Beretta in provincia di Lecco, Montecatone e Fondazione Santa Lucia".

Gli studi pivotal sono studi clinici più estesi e pianificati con precisione, che hanno lo scopo di fornire dati solidi e decisivi sull’efficacia e la sicurezza di un dispositivo o trattamento, necessari per l’autorizzazione al commercio o all’uso clinico. Sono quindi studi di importanza centrale nella valutazione clinica, dopo le fasi preliminari di test su piccoli campioni (studi pilota). La sperimentazione pivotal è una fase avanzata di sperimentazione clinica, caratterizzata da uno studio più ampio e strutturato, che fornisce le prove cliniche decisive sul prodotto.

Boccardo spiega che "si andrà a investigare quelle che sono le macro-aree di interesse, che sono l'aspetto clinico, quindi il beneficio di un percorso riabilitativo, ma anche la parte sociale ed economica, perché queste macchine bisogna andarle a capire a 360 gradi, sono macchine complicate che devono essere accettate, l’esoscheletro rappresenta un’alternativa a quella che a oggi è la carrozzina, ma non è ancora stata forse completamente accettata, occorre quindi valutare qual è il prezzo target per poi magari un domani riuscirlo a mettere in commercializzazione".

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