Cultura e spettacolo

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Il volume di Roberto Santamaria presentato alla Camera di Commercio
1 minuto e 52 secondi di lettura
di Dario Vassallo

E' la prima grande ricostruzione sistematica della storia, poco nota fuori dagli archivi specializzati, dei “marmorari” attivi a Genova nella prima Età moderna. Attraverso ricerche archivistiche finora inedite, Roberto Santamaria con Marmor nostrum in Mare Nostrum. Genova e l’affermazione di una Repubblica del marmo in Età moderna porta alla luce come Genova — tra Sei e Settecento — non fosse soltanto un porto commerciale o un centro finanziario, ma anche un nodo cruciale nella lavorazione e nel commercio del marmo.

Ricostruita la nascita e lo sviluppo di una nuova comunità economica

L’opera, che è il lavoro di una vita di Santamaria, ricercatore dell’Archivio di Stato, ricostruisce in modo approfondito la nascita e lo sviluppo di una vera e propria comunità economica organizzata attorno al commercio e alla lavorazione del marmo, delineando il profilo dei marmorari genovesi come artigiani, imprenditori e protagonisti di una rete internazionale che univa cave, porti, cantieri e botteghe artistiche.

Venne a Genova anche Michelangelo

“C'erano scalpellini, cavatori, commercianti – spiega Luigi Attanasio, presidente della Camera di Commercio che ha ospitato la presentazione del libro -. A Genova si era formato un environment importantissimo di commerci e traffici legati al marmo. Faccio un esempio solo: Michelangelo venne a Genova per trovare la forma del trasporto dei blocchi di marmo da Carrara a San Pietro e lo trovò nei leudi genovesi, un modo per non incrinare, non danneggiare i blocchi di marmo. La presentazione di questo libro è una delle nostre tappe di avvicinamento ai 500 anni della Repubblica di Genova”.

La città centro di scambi, competenze e innovazione

Il volume mette in luce anche il ruolo strategico di Genova nel Mediterraneo come centro di scambi, competenze e innovazione, capace di influenzare profondamente anche l’architettura e l’arte europea fornendo inoltre una lettura originale delle dinamiche sociali ed economiche legate al sistema delle arti e delle corporazioni e mostrando come l’esperienza dei marmorari anticipi alcuni tratti dell’imprenditorialità moderna: specializzazione, mobilità, spirito di rete e apertura ai mercati esteri.

Sala di lettura Paolo Odone

Contestualmente alla presentazione del libro è stata inaugurata una nuova sala di lettura della biblioteca camerale dedicata a Paolo Odone dove sono stati raccolti tutti i suoi libri, in gran parte riferibili alla storia economica, politica ed artistica della Repubblica di Genova.

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