Sanità

1 minuto e 50 secondi di lettura

GENOVA - Rimodulare la ripartizione del fondo nazionale per la sanità tenendo in maggiore considerazione l'età media della popolazione delle diverse regioni: è quanto proposto oggi, intervenendo alla conferenza di apertura della quinta edizione del Silver Economy Forum – in programma fino al 16 novembre al Palazzo della Meridiana di Genova –, dal direttore generale di Alisa, Filippo Ansaldi.

"Prendendo in esame il monitoraggio della spesa sanitaria effettuato dai ministeri dell’Economia e della Finanza e della Salute, si scopre che la spesa pro capite di un anziano di 80 anni è quattro volte superiore a quella di un adulto di 50 anni per la specialistica ambulatoriale, e addirittura sei volte superiore per la spesa farmaceutica - dichiara -. Nel decidere quanto stanziare alle diverse regioni, però, oggi non si tiene conto di questo incremento di spesa legato al variare dell’età, mentre per la spesa ospedaliera viene considerato solo al 50%. Se ci fosse dunque un adeguamento del riparto dei fondi per la sanità che utilizzasse come riferimento il monitoraggio del Mef, alla Liguria sarebbero destinati, ogni anno, 150 milioni di euro in più".

L'età media dei pazienti ha un evidente impatto diretto sulla spesa sanitaria di una regione. Prendendo ad esempio la farmaceutica, i dati nazionali indicano come, rispetto a un cittadino nella fascia di età tra i 45 e i 64 anni, il sistema spenda mediamente il doppio per uno della fascia 65-74 anni e il triplo per un over 75. E raffronti analoghi sono facilmente dimostrabili anche per l’area ospedaliera, per la medicina territoriale e per quasi tutte le altre voci che incidono sul riparto del fondo nazionale.

Le analisi elaborate da Alisa, basate sui dati ministeriali, mostrano che con una più corretta e coerente pesatura sull’età, la Regione Liguria nel 2022 avrebbe ricevuto circa 150 milioni in più dal fondo nazionale per la sanità. "Ovviamente – conclude Ansaldi – oltre alla possibilità di ottenere più risorse, la Regione ha intrapreso altri percorsi per dare risposte alla domanda sanitaria della silver age, anche grazie ai fondi del Pnrr: il potenziamento dell'attività domiciliare, le reti di prossimità con le case di comunità e gli ospedali di comunità permetteranno, da un lato, di avvicinare il sistema sanitario ai bisogni del cittadino e, dall'altro, di rendere il sistema più sostenibile".