Sanità

La donna aveva già assolto tre turni di servizio a settembre quando è stata scoperta
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GENOVA - Esercizio abusivo della professione, falso e truffa sono i principali reati ipotizzati dalla Procura di Imperia nei confronti di Enrica Massone, 56 anni di Torino, che lavorava come medico internista al punto di primo intervento dell'ospedale Saint Charles di Bordighera senza avere laurea né i titoli.

La donna aveva già assolto tre turni di servizio a settembre quando è stata scoperta. La falsa dottoressa, che tra l'altro ha precedenti per truffa e circonvenzione di incapace, era stata assunta dalla società Igea di Roma che fornisce personale sanitario all'Asl 1 Imperiese. A scoprire il falso è stato il direttore del Dipartimento governo clinico e servizi del Saint Charles Giovanni Bruno.

"Un fatto molto grave da condannare senza riserve. Occorre intervenire radicalmente sulle procedure di verifica del personale che viene assunto", ha detto il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito. Stamattina al Saint Charles si è tenuto un vertice alla presenza, oltre che del primo cittadino, anche del dg di Asl 1, Luca Filippo Maria Stucchi e di una rappresentanza di Gvm Iclas, il gruppo privato che dall'inizio del prossimo anno subentrerà nella gestione del Saint Charles in convenzione con l'Asl. 

"La gestione del Punto di Primo Intervento (PPI) dell’Ospedale Saint Charles di Bordighera è attualmente in capo ad ASL 1 Imperiese e verrà assunta da Ospedale Saint Charles GVM Care & Research S.r.l non prima del 1° gennaio 2024. Allo stato attuale, che corrisponde al cosiddetto “Periodo Transitorio”, previsto dall’articolo 16 della Convenzione, Ospedale Saint Charles GVM Care & Research è tenuto unicamente a realizzare le opere strutturali, impiantistiche e di allestimento tecnologico propedeutiche a intraprendere l’attività sanitaria, che le sarà affidata solo al termine del medesimo periodo transitorio", si legge in un comunicato del gruppo privato.

L'azienda sanitaria locale ha già fatto sapere che procederà legalmente nei confronti di Igea per capire come sia stato possibile commettere un errore di questo genere. Tra l'altro, Massone aveva dichiarato di essere iscritta all'Ordine dei Medici con una semplice autocertificazione.