Sanità

Sensibilità della popolazione e professionalità delle strutture sanitarie, è questo il giusto mix per continuare a salvare vite tramite trapianti di fegato e rene: l'appello del professor Castiglione
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GENOVA-Un calo drastico durante il 2020 causa Covid-19 ma ora si raddoppia: trapianti e donazioni, la Liguria torna alta nella classifica italiana.

Standard importanti spiegati dal coordinatore Centro Trapianti Liguria, Andrea Gianelli Castiglione a Primocanale, i dati mostrano che i liguri sono sopra alla media nazionale sulle dichiarazioni di volontà, oggi attive in tutti gli uffici anagrafici liguri: "Siamo andati oltre. Siamo tornati a livelli pre-pandemia. Durante il primo picco di Covid abbiamo avuto un calo drastico nel numero di trapianti e donazioni in tutte le regioni italiane. È stato un periodo molto sofferto, soprattutto per i nostri rianimatori. Il 2021 però, ha visto una ripresa notevole: abbiamo più che raddoppiato i numeri del 2020, siamo la regione con l'aumento più cospicuo dall'inizio del Covid - spiega Castiglione -. Sono grato ai colleghi che hanno saputo riconvertire dall'emergenza alla routine, e voglio ringraziare anche i liguri."

"Esiste questo luogo comune del ligure tirchio, ma il numero di donazioni dell'anno scorso ha dimostrato il contrario, ha mostrato che i liguri sono come il resto delle popolazioni delle altre regioni italiane, se non meglio. La percentuale di opposizioni alla donazione, quindi del rifiuto alla donazione degli organi, in Liguria ha una percentuale bassa rispetto alla media, del 21% rispetto al 30%, la media nazionale."

I numeri raddoppiano rispetto al 2020: "Nel 2021 i dati sono buoni: più di 60 trapianti di rene e oltre a 30 trapianti di fegato. Sono buoni numeri, sono stati fatti più di 60 trapianti di rene e 30 trapianti di fegato, è un buon numero, ci pone in un posto alto della classifica, in ottima posizione. Come lista d'attesa siamo attrattivi, le persone che emigrano per i trapianti sono davvero pochi."

Alla base di un buon sistema di trapianti e donazioni, spiega il coordinatore Castiglione, la lista d'attesa: "La capacità è quella di fare delle liste proporzionate e adeguate. Magari ci sono mille pazienti e poi 60 trapianti. La qualità del trapianto sta proprio nella composizione della lista. Naturalmente per i trapianti di rene la lista è più numerosa, mentre per quella di fegato si aspetta poco e ci sono pochi pazienti, questo perchè sono più gravi e hanno meno tempo da aspettare. In Liguria la lista è brevissima, molto spesso si tratta di giorni."

Sensibilità della popolazione e professionalità delle strutture sanitarie, è questo il giusto mix per continuare a salvare vite tramite trapianti di fegato e rene, l'appello del professor Castiglione: "La terapia del trapianto si basa al giorno d'oggi ancora sulla disponibilità di organi, quindi in base  a chi sceglie di donare. Il perchè sia importante dal punto di vista civile fare questa dichiarazione, dare il consenso, è legato al fatto che non esiste una buona motivazione per farsi seppellire con degli organi che potrebbero funzionare in altre persone, se non una motivazione irrazionale, che noi rispettiamo, chiaramente, ma dire si alla donazione è un piccolo gesto che però, se arriva il momento, è un gesto enorme."

 

 

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