Sanità

"Evitiamo il panico e la corsa al vaccino" spiega l'infettivologo
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GENOVA-Nuovo virus in Europa. Un primo caso del vaiolo delle scimmie si aggiunge alle decine di casi trovati in tutto il continente. A spiegare di che cosa si tratta l'infettivologo Matteo Bassetti. "È un virus che colpisce le scimmie e anche altri animali come topi e roditori. Questo tipo di virus è già stato trasmesso agli esseri umani in passato ma soltanto in maniera diretta, da scimmia a uomo, mentre oggi siamo di fronte, per la prima volta, a un contagio interumano". 

"Quel che è successo già col covid - continua Bassetti -, malattie infettive che prima venivano trasmesse da animale a uomo e che ora riescono a trasmettersi da uomo a uomo. Si trasmette per via diretta: contatto con le lesioni su pelle, cute e genitali oppure con le goccioline della saliva per contatto molto ravvicinato. Dà una infezione più leggera del vaiolo: febbre, aumento dolori come artrite, malessere generale, mal di testa e il classico rush - lesione a carico della pelle simile a quelle viste nel passato del vaiolo -. Sono escrescenze su pelle e sui genitali: i casi riguardano soprattutto persone che hanno avuto rapporti sessuali tra maschi". Simile alla malattia che colpisce gli esseri umani, il vaiolo delle scimmie non è grave e viene generalmente curato entro poche settimane.

"Grazie al vaccino fatto in Italia fino alla fine degli anni Settanta si è protetti e per questo, in qualche modo, il vaiolo delle scimmie potrebbe riguardare le persone più giovani - conclude -. Certamente è un nuovo problema, bisogna fare molto attenzione, oggi quello che preoccupa di più è la diffusione globale: in ogni paese europeo ci sono casi. Il problema, però, lo sta già diventando. Nelle prossime settimane aumenteranno sicuramente i casi: ci auguriamo che il focolaio si possa limitare. Abbiamo imparato in questi due anni che il mondo sottovaluta le malattie infettive".

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