GENOVA - "Quando hanno detto che avevamo vinto la medaglia d'oro è stata una emozione bellissima perché io quando ballo sono felicissima, è quello che ho sempre voluto fare da quando sono piccolina anche se non è stato facile trovare il posto dove farlo". Caterina Gransasso ha 8 anni e ha vinto la coppa italiana di danza paralimpica per la categoria show dance con Isabelle Biale ballando sulle musiche di Pocahontas in casa a Genova 20 giorni fa. La sua felicità fatica a trattenerla e i suo occhioni azzurri si illuminano mentre rivede la sua esibizione durante la puntata di 'People'.
Che Caterina abbia una marcia in più te ne accorci subito, è una vera e propria forza della natura e la sua risata è incontenibile ed è interessata a tutto e tutti e appare molto più grande dei suoi 8 anni e dimostra come, nella maggior parte dei casi, i limiti sono spesso negli occhi di chi guarda e lei di limiti non ne vede proprio.

"Da quando ero piccolina appena sentivo la musica iniziavo a muovermi e a ballare - racconta Caterina - a mia mamma ho sempre detto di portarmi a ballare ma c'è voluto del tempo, poi però abbiamo trovato una scuola di danza a Savona e ci vado da due anni ma non è stato facile". Caterina lo dice con l'ingenuità della sua età ma sa già che un punto fondamentale per chi vuole ballare ed è in carrozzina è trovare delle palestre, delle associazioni disponibili. Lei ha trovato l'associazione 'Seconda stella a destra' che porta avanti un progetto che prevede attività di danza accessibile, nell’ambito della macro area territoriale della Asl 2 savonese, rivolto a minori con disabilità e ai loro ballerini, dove le differenze di abilità, esperienza ed età costituiscono la condizione di partenza per creare insieme danza inclusiva.
Caterina ora si sta allenando con la compagna Isabelle per i campionati italiani che si terranno a luglio a Rimini e ci tiene a sottolineare "che siamo molto preparati perché è venuto il giudice a scuola di danza che è stato alla Coppa Italia e ci ha dato dei consigli per fare gli italiani".
Caterina con un sorriso contagioso lascia spiazzati per intelligenza e maturità condite da un po' di sana e bella ingenuità: quando le si chiede cosa le piace della danza lei risponde semplicemente "tutto", così come quando si cerca di capire qual è la cosa più difficile, dopo averci pensato un paio di secondi, ridendo dice "non ce ne sono cose difficili".
Caterina insieme a mamma Deborah e papà Alessandro sta imparando a convivere con l'atrofia muscolare spinale (SMA) scoperta quando aveva 18 mesi. "Intorno all'anno e mezzo ci siamo accorti che Caterina per camminare non si alzava in piedi ma si trascinava - racconta il papà - siamo andati all’Istituto Gaslini di Genova per approfondire e lì, dopo qualche mese, abbiamo ricevuto la diagnosi di SMA".
La danza la sta aiutando tanto e a raccontarlo è lei stessa con sincerità: "Ballare mi aiuta tanto soprattutto a muovere meglio le braccia".
Caterina è incontenibile e oltre alla danza ha un'altra passione ossia la velocità ecco perché adora andare sulla moto d'acqua con Fabio Incorvaia il sette volte campione del mondo che si è inventato la Jet Ski Therapy ossia la possibilità per i ragazzi disabili di provare l'adrenalina della moto d'acqua.
"Andare in moto con Fabio è bellissimo e soprattutto mi piace quando parte e accelera e va veloce e poi fa i giri" racconta entusiasta Caterina.
Con la sua splendida spontaneità Caterina ha dato a tutti una grande lezione: "Guarda secondo me stare chiusi in casa non è bello, è più bello vivere la vita e starsene fuori".
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IL COMMENTO
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