
Una sorta di super green pass: un certificato verde rafforzato valido esclusivamente per vaccinati e guariti dal covid per le attività ludiche non indispensabili come andare a teatro o allo stadio. Per lavoro, trasporti, scuola resterebbe l'attuale certificazione.
La proposta, già acclamata da molte regioni, Liguria inclusa, e da molti esperti, finirà sul tavolo del consiglio dei ministri del prossimo giovedì dopo un giro di incontri e di pareri con le regioni che dovrebbe svolgersi tra lunedì e martedì. A ruota dovrebbe riunirsi la cabina di regia con il premier Draghi e giovedì il consiglio dei ministri per sancire un nuovo pacchetto di misure restrittive e cercare di limitare i contagi da covid-19.
In Italia sabato si sono superati gli 11mila nuovi casi di contagio da covid, in Liguria 337 nuovi contagi e 17 casi di terapie intensive di cui 14 di pazienti non vaccinati.
La via che si delinea per l'Italia è quella già intrapresa dalla Germania, a cui si abbina la suddivisione regionale in colori all'italiana: questo certificato verde rinforzato infatti potrebbe riguardare quelle regioni che passano in zona gialla o arancione. Se una regione scavalcasse verso quei colori, partirebbe il doppio binario di controlli del pass impedendo ai non vaccinati l'accesso a bar e ristoranti, cinema e manifestazioni sportive, nemmeno dietro presentazione di negatività da tampone.
Tra le nuove misure, oltre al "super green pass", potrebbe passare la riduzione della durata del certificato verde (da 12 a 9 mesi) e anche un nuovo limite rispetto alla durata dei tamponi e ancora obbligo di terza dose per tutto il personale sanitario italiano. In discussione anche i tempi del richiamo della terza dose vaccinale: al momento sono sei i mesi che devono passare dalla seconda inoculazione, ma se la comunità scientifica dovesse pronunciarsi per una riduzione, è probabile che il governo decida anche per un anticipo di un mese del terzo vaccino.
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