
Il vaccino è come uno scudo che ci ripara dalle conseguenze più gravi del virus: tra i ricoverati in terapia intensiva oggi ci sono pazienti fragili e giovani non vaccinati. Il quadro della situazione attraverso le parole del docente di igiene professor Andrea Orsi: "Ci aspettiamo un ulteriore aumento del numero dei casi nelle prossime settimane anche se non stiamo assistendo a un aumento dei ricoveri e soprattutto a ricoveri di casi gravi e di terapie intensive. I numeri non sono comparabili rispetto a febbraio-marzo quando le terapie intensive erano ancora molto occupate dai pazienti covid.
E' chiaro che se io non fornisco alle persone una protezione, fornisco uno scudo, sono sicuramente più a rischio delle conseguenze gravi dell'infezione. E' altrettanto chiaro che in terapia intensiva finiscono anche soggetti vaccinati purtroppo sono soggetti che hanno già condizioni di fragilità", spiega ancora Orsi. E l'età è uno di questi. "Ma i soggetti più giovani che noi vediamo ricoverati sono tutti non vaccinati", conclude Orsi.
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