I dati nazionali dicono che c'è un aumento del 10 per cento di episodi di bullismo, 8 per cento nel cyberbullismo. Ma al Gaslini i ricoveri sono aumentati anche con picchi del 50 per cento, con una media di aumento costante del 30 per cento.
A spiegare il trend a Primocanale è Lino Nobili, Direttore neuropsichiatria infantile dell'ospedale Gaslini di Genova: "Lo abbiamo segnalato da molto tempo: già prima del covid si vedeva un importante malessere tra i bambini e ragazzi, poi è scoppiato con il covid. Ciò ha portato a trovare anche una soluzione dell'assenza di contatto sociale attraverso i social e internet. Purtroppo come sappiamo dentro ai social si possono trovare situazioni spiacevoli: come il cyberbullismo, presente in maniera equa tra ragazzi e ragazze, una violenza forte tra loro".
"Fare cyberbullismo vuol dire lasciare un attacco indelebile. Spesso la vittima diventa lui stesso colpevole. E' una situazione ormai in aumento, a livello del Gaslini continuiamo a vedere un forte grado di difficoltà in ambito psicologico con un aumento dei ricoveri psichiatrici. Sono per esempio disturbi in ambito alimentare, in ambito sociale, registrati sotto i 14 e i 12 anni, cose che erano molto più rare qualche anno fa", continua ancora Nobili.
Se al Gaslini non è possibile vedere i numeri esatti dell'aumento dei casi di cyberbullismo, certo preoccupano gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri in neuropsichiatria dell'età evolutiva: "Abbiamo avuto picchi anche del 50 per cento, il raddoppio - conclude Nobili - Viaggiamo con un aumento costante del 30 per cento".
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