La Liguria è la seconda regione italiana, dopo la Toscana, dove si consuma il maggior numero di psicofarmaci. E a preoccupare è il crescendo nel consumo di benzodiazepine tra i giovanissimi, senza prescrizione e spesso associate all'alcol.
A commentare i dati a Primocanale è il dottor Rocco Luigi Picci, Direttore S.C. Salute mentale distretto 10 Asl 3 genovese: "I dati in base all'ultimo rapporto dell'Agenzia italiana del Farmaco sono espliciti: sono cresciute le prescrizioni di antidepressivi, hanno avuto un incremento del 2,4 per cento nell'ultimo anno. La Toscana è la regione dove se ne fa maggior uso - 66 dosi ogni mille abitanti - seguita dalla Liguria con 59 dosi".
E se sicuramente durante la pandemia i disturbi psichiatrici sono cresciuti, spesso non legati a un fondato bisogno, i dati mostrano che la crescita era iniziata anche prima, come spiega il dottor Picci: "Nell'ultimo decennio è cresciuto costantemente il consumo di tutti gli psicofarmaci, non solo degli antidepressivi che sono farmaci che vengono utilizzati anche per curare l'ansia. Lo stesso discorso vale per gli antipsicotici, negli ultimi anni il consumo è aumentato del 20 per cento".
A preoccupare però sono i dati sul consumo di benzodiazepine: "Nel 2020, l'anno terribile del lockdown, c'è stato un incremento di benzodiazepine che sono i farmaci ansiolitici a effetto rapido c'è stato un incremento del 10 per cento. Il problema delle benzodiazepine è che spesso sono lasciate a un uso fai da te e sono diventate popolari tra i giovanissimi. I dati dei teenager che ne fanno un uso non medico sono inquietanti", spiega il medico.
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