Il porto di GenovaNuovo incontro tra il ministero dell'Interno e il Comune di Genova: al centro del confronto la nuova tassa di imbarco per i crocieristi, proposta dalla nuova amministrazione.
"La ragione dell'incontro di oggi è l'interpretazione della richiesta di rimodulazione dell'accordo del 2022, che il Comune di Genova ha avanzato dapprima a febbraio e poi a settembre di quest'anno", spiega il vicesindaco e assessore al Bilancio Alessandro Terrile oggi pomeriggio in commissione Bilancio, dopo l'incontro avvenuto stamattina al ministero dell'Interno sul tema della tassa d'imbarco.
Una eventuale interpretazione restrittiva avrebbe escluso una modifica dell'accordo del 2022, mentre l'interpretazione di questa mattina, durante la riunione alla quale hanno partecipato anche il direttore generale Pasquale Criscuolo e la direttrice dei Servizi finanziari Magda Marchese, ha aperto al prosieguo dell'esame dell'istruttoria sulla modifica dell'accordo, fanno sapere da via Garibaldi. L'istruttoria quindi prosegue, ed è già stata convocata una riunione online tra gli uffici del Comune e quelli del ministero per mercoledì 17 dicembre.
"Nel confronto positivo con il ministero, abbiamo avuto conferma che nel corso del 2026 potrà essere valutata l'istanza di rimodulazione che non sarà sostitutiva dell'addizionale comunale sulla tassa di imbarco portuale, misura per la quale contiamo di proseguire il tavolo con gli operatori anche con l'obiettivo di porre fine all’inadempimento dell'accordo del 2022, rilevato dal ministero" ha chiosato Terrile.
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