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GENOVA - La direzione sanitaria dell'ospedale San Martino segnala, grazie al contributo di Amiu e dei suoi operatori, il ritrovamento presso l’impianto di smaltimento di Bolzaneto dell'azienda d'igiene urbana di alcune sacche di sangue provenienti dal policlinico. Grazie all'immediato intervento della stessa direzione, è in corso un'indagine interna per comprendere quanto effettivamente accaduto.

Le sacche in questione come da protocollo aziendale sono state tracciate dalla loro formazione fino al loro smaltimento, non sono contaminate e quindi non costituiscono rischio per la salute pubblica. Sul posto è intervenuto anche il direttore sanitario, Gianni Orengo. Si segnala, per chiarezza, che il percorso delle sacche di sangue all’interno del policlinico prevede lo smaltimento attraverso apposite bio box, destinate poi a una raccolta ad hoc di materiali biologici.

Le sacche escono dalla Medicina Trasfusionale dell'ospedale registrate, con un processo delineato. E su questo aspetto si stanno compiendo accertamenti. Contestualmente la direzione generale dell’ospedale policlinico San Martino ringrazia il comune di Genova, nella persona dell’assessore Matteo Campora e la direzione di Amiu, per le immediate segnalazioni del caso e la fattiva collaborazione.

SANREMO - Il 15 febbraio riaprirà il punto nascita all'ospedale Borea di Sanremo chiuso nel 2020 quando durante l'emergenza Covid venne trasferito a Imperia.

Lo confermano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola al termine di un sopralluogo alle due sale parto e alla sala operatoria per le urgenze. "Siamo di fronte ad una struttura completamente rinnovata. Il reperimento dei medici per garantire la copertura non è stato facile per una carenza che, come è risaputo, è a livello nazionale - commenta Toti -. Manteniamo comunque l'impegno preso, consapevoli che l'apertura di questo punto andrà a completare il percorso nascita armonizzandosi con l'altro presidio all'ospedale di Imperia e in attesa della realizzazione dell'ospedale unico di Taggia".

"Il reparto sanremese è composto da due sale parto, di cui una demedicalizzata per i parti a basso rischio ostetrico, modello 'Casa del Parto', un ambiente familiare e casalingo - spiega Gratarola -. Infine, è garantita la gestione della emergenza con guardia attiva anestesiologica, ginecologica e neonatologica, oltre alla dotazione completa di elettromedicali ed emocomponenti".

"L'avvio del punto nascita di Sanremo, che rappresenta un valore aggiunto per il territorio - interviene il direttore generale dell'Asl 1 Maria Elena Galbusera - è il frutto di un grande lavoro di squadra svolto in sinergia con Regione Liguria e Istituto Gaslini, ai quali vanno i miei ringraziamenti. Sul fronte del personale Asl1 fornirà 18 ostetriche e 6 oss e abbiamo deciso di anticipare la quota di infermieri in carico al Gaslini per il nido, 8 in tutto, fino al completo reclutamento a cura di quest'ultimo".

Il punto nascita, che aprirà la prossima settimana all'ospedale Borea, ha una dotazione importante che vede tra l'altro la presenza di una vasca per il parto in acqua, la cromoterapia e una poltrona slash innovativa che consente varie posizioni per il parto.

GENOVA - Arriveranno nel pomeriggio all'Istituto Giannina Gaslini di Genova due piccoli pazienti palestinesi bisognosi di cure, accompagnati dal personale dell'ospedale pediatrico ligure.

L'equipe sanitaria, composta dal medico Giacomo Tardini e dall'infermiera Ilaria Reale, si era recata ieri in Egitto per accoglierli e accompagnarli nel capoluogo ligure, nell'ambito della missione umanitaria in favore di oltre cento bambini vittime del conflitto Israelo-palestinese promossa dal governo.

"Il nostro ospedale pediatrico - ha detto il governatore ligure Giovanni Toti - dal 18 gennaio svolge attività di coordinamento sanitario e triage per tutti i bambini palestinesi soccorsi dalla missione, successivamente ospitati in diverse strutture ospedaliere italiane. Ancora una volta si conferma in prima linea per tutelare la salute di tutti i bambini del mondo".

Secondo l'assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola, "si tratta della terza equipe ad aver raggiunto le zone di confine, a dimostrazione dell'impegno profuso e della continuità nel fornire assistenza dove è più necessario".