Porto e trasporti

Per una interpretazione Italiana di una sentenza della Corte europea sui marittimi
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GENOVA - Alberto Amico, numero uno dei cantieri Amico & Co. di Genova, interviene in modo molto durissimo sulla fuga dei mega yacht, tema sollevato con forza dall’editore di Primocanale Maurizio Rossi (LEGGI QUI) a causa di una interpretazione molto restrittiva dell’Italia, è solo dell’Italia, sul lavoro dei marittimi extracomunitari.

“È un danno gravissimo e immediato per tutto il settore, non solo per le riparazioni navali e il refitting ma anche per i charter e per tutte le marine: di fatto noi abbiamo le tre marine con i transiti dedicato ai grandi yacht che sono semi-deserte a vantaggio di Francia e Spagna, che hanno dato una interpretazione più saggia e illuminata di questa sentenza della Corte di giustizia europea che di fatto permette di continuare ad avere gli equipaggi marittimi a bordo delle navi. Noi stiamo limitando il traffico delle navi, non solo degli yacht, ma anche di navi commerciali e passeggeri, qualora queste persone di equipaggio arrivino a bordo transitando via terra. Da quel momento viene dato loro un visto come turisti per 90 giorni, che è totalmente incompatibile con l’attività dei marittimi e questo sconsiglia di fatto tutti gli armatori di venire in Italia con le loro navi."

Voi come vi rendete conto di quello che sta succedendo?
"Noi abbiamo i dati di Genova For Yachting, quindi delle 50 aziende della filiera della nautica professionali, e ho già visto nei tre mesi di fine 2021 un danno totale tra diretto e indotto di 46 milioni di euro, con disdette quasi totali rispetto alle previsioni di arrivo. Se questa tendenza non viene fermata, con una revisione di questa circolare o con una soluzione diversa, questo potrebbe comportare la perdita minimo del 50% per il nostro comparto."

Quindi anche posti di lavoro?
"Grazie a uno studio fatto da Ambrosetti abbiamo i dati in mano: in proiezione per fine 2022 avremo a livello di indotto 800 addetti in meno sui 2000 totali a livello della provincia di Genova. L’indotto del settore sulla città è infatti pari al 40% del valore complessivo."

Come vi state muovendo?
"Noi abbiamo chiesto aiuto ai politici e abbiamo il PD attivamente impegnato m, si è mosso su questa materia e lo ringraziamo così come il governatore Toti, il presidente Signorini e siamo in attesa, speriamo di avere delle buone notizie a breve, anche se la strada pare molto molto complicata è un peccato perché Genova (magari non si sta tanto in giro) è un’eccellenza mondiale in questo campo. Recentemente avevamo 5 o 6 navi sopra i 90 metri, ormai si tratta di vere e proprie navi, presenti a Genova quando nel resto d’Italia questi numeri non esistono, quindi è un’eccellenza genovese che va difesa perché porta tanto lavoro."

Ma disdette ne avete avuto?
"Non solo, ma abbiamo clienti abituali che hanno già detto che la prossima stagione, a settembre, non intendono venire in Italia se questa norma viene mantenuta e questo si aggiunge il mercato dei russi buoni e cattivi, che è venuto totalmente a mancare a mancare perché si sono trasferiti fuori Europa. Non ci si può fare niente, non è il caso di fare recriminazioni, però è un ulteriore 20% del mercato perso quindi diciamo che lo scenario non è dei più tranquillizzanti."

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