A Genova oggi è stato presentato il Comitato referendario per il “Sì” alla riforma costituzionale sulla giustizia, promosso dall’Unione delle Camere Penali Italiane in una conferenza stampa dal titolo “Referendum: le ragioni del sì tra attuazione del giusto processo ed equilibri costituzionali”.
Presenti il segretario dell’UCPI, avvocato Rinaldo Romanelli, rappresentanti delle associazioni forensi aderenti e la senatrice Francesca Scopelliti, presidente della Fondazione Internazionale per la Giustizia Enzo Tortora e moglie del famosa conduttore. Il comitato è formato dai presidenti delle camere penali liguri (gli avvocati Fabiana Cilio, Marco Bisio, Fabio Sommovigo, Andrea Sciella, David Capetta) e poi dai legali Caterina Fabbrizio, Andrea Corrado, Rinaldo Romanelli, Carlo Morace, Lorenzo Barabino, Matteo Bottino e la ex senatrice Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora.
Le ragioni del sì
I penalisti italiani sostengono che la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri allinei l’Italia alle democrazie moderne, rafforzando l’indipendenza del giudice e la garanzia per i cittadini. La riforma, definita un’idea liberale e non partitica, supera un modello unitario ereditato dal periodo fascista e completa l’attuazione del codice di procedura penale accusatorio del 1989.
Il referendum confermativo si terrà nella primavera del 2026. Il Comitato promuoverà una campagna per spiegare ai cittadini le ragioni del “Sì”, enfatizzando una giustizia più equilibrata, trasparente e terza.
Il comitato del sì al referendum
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