Nel dibattito aperto da Primocanale sulla nuova tassa sui crocieristi, coinvolgiamo Furio Truzzi, presidente di Assoutenti Liguria. L'altro giorno si è riunita la Commissione comunale di Genova sugli imbarchi. Assoutenti non è stata convocata e quindi ha chiesto di essere coinvolta nel tavolo. Ecco perchè.
"Francamente, parlare di tasse che devono pagare i consumatori, i passeggeri, senza sentire il parere di chi li rappresenta... capisce che non è giusto. Cioè, immodestamente noi gestiamo migliaia di pratiche ogni anno di passeggeri, navi, treni eccetera. Ci fa specie tanto più che il Comune di Genova ha sottoscritto con noi un protocollo nel 2007, con la sindaca Marta Vincenzi di allora, nel quale riconosceva ai consumatori un ruolo importante di consultazione. Quindi il primo problema è la consultazione, poi nel merito francamente, noi non siamo contrari a una tassa sull'imbarco.
Quello che ci dà un po' fastidio, e qui chiediamo sì al Comune di Genova un aiuto e lo chiediamo anche alle istituzioni e ai parlamentari genovesi e liguri, è che non ci pare bello che 3 euro d'imbarco valgano tanto per chi va con un passaggio ponte a Olbia con 28 euro di biglietto in bassa stagione e chi prende una crociera da 1000 euro.
E' stata paragonata parecchie volte, questa tassa, alla tassa di soggiorno, ma anche il più sprovveduto sa che se vai in un albergo a 4 stelle paghi una tassa superiore a chi va in un albergo a una stella.
Stazioni marittime di GenovaQuindi voi chiedete che sia ponderata al tipo di viaggio, all'entità economica del viaggio?
E' proprio così, noi chiediamo in un atto di giustizia contributiva-fiscale, perché se io prendo un traghetto che mi costa 28 euro, 3 euro è oltre il 10%, se io prendo una crociera a 1000 Euro è poco più dello 0,0%.
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