Prosegue il nostro viaggio attraverso le tematiche legate a porto e città, mentre la fine dell'anno si avvicina, tempo di tirare le somme del 2025. Oggi incontriamo Beppe Costa, vicepresidente di Confindustria Genova con delega a porti e logistica.
Sul Terzo valico mancano certezze sui tempi
In questo quasi finire di anno quali sono, secondo lei, le priorità del porto e della logistica?
"Purtroppo le priorità continuano ad essere sempre le stesse. Uno, il piano regolatore e poi i temi di logistica, sapere come e quando verranno completate le opere ferroviarie, tra cui non ultimo il Terzo valico, del quale non si parla più granché, in teoria si diceva che doveva essere inaugurato nel 2026.
Il 2026 comincia tra un mese e ha 365 giorni e si porta dietro anche tutti i collegamenti con la rete ferroviaria portuale, il parco della Rugna per esempio, il Fuorimuro, il Campasso, sono tutti elementi che hanno a che vedere alcuni di questi con la viabilità e con la cittadinanza che giustamente fa le sue osservazioni perché attraversano, alcune di queste linee, le case e dovremmo sapere a che punto siamo. Siamo sempre disponibili al dialogo, ovviamente, ma con qualche certezza sui tempi.
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Piano regolatore portuale grande assente
Altro tema il piano regolatore portuale, un mese e mezzo fa circa c'eravamo visti, aveva lanciato un appello, nulla si è mosso, è un altro grande assente?
Assolutamente, noi non abbiamo avuto nessuna notizia, abbiamo solo saputo che c'era il segretario generale, che ci sarà un altro incarico interno all'Autorità di sistema portuale, però diciamo il presidente non ci ha detto quando e che giorno inizieremo a dialogare. Ormai sono passati diversi mesi e sembra quasi che si possa parlare in eterno di questo tema, mentre invece è fondamentale per fare tutti i nostri piani di impresa.
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Nuove nomine in Authority? "L'importante è che lavorino"
E sulle nomine vuol dire qualcosa?
Sulle nomine (N.d.r. Tito Vespasiani segretario generale e Silvio Fremura come capo di gabinetto), come dire, l'importante è che lavorino e che producano e siano rispettosi anche delle controparti che siamo noi, ma non solo come terminalisti, ma proprio come logistica della città e tutto il movimento che ne consegue".
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