
Il Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova, Pra', Savona, Vado Ligure) ha approvato il bilancio di previsione 2026 e il Pot, il Piano operativo triennale 2026-2028, il primo documento programmatico e strumento di applicazione delle strategie individuate, dopo il rinnovo dei vertici dell'Adsp.
Il bilancio presenta entrate per 184,07 milioni di euro e interventi di spesa pari a 291,08 milioni, in gran parte connessi all'attuazione degli interventi infrastrutturali del programma delle opere ordinario e straordinario. Per quanto attiene alle entrate tributarie, nel 2026 si prevede un ammontare di risorse di 59,7 milioni di euro in considerazione dell'andamento dei traffici marittimi. Dai canoni di concessione si prevedono valori di 37,4 milioni di euro. Le entrate in conto capitale ammontano a 59,09 milioni di euro. Sul fronte delle spese il bilancio 2026 prevede spese correnti per 99,91 milioni di euro e impegni di spesa in parte capitale per 174,12 milioni di euro, di cui 128,24 milioni circa destinati a opere, fabbricati e manutenzioni straordinarie.
Investimenti in opere infrastrutturali a partire dalla nuova diga di Genova
Per quanto riguarda il Pot, le linee di intervento prevedono la prosecuzione degli investimenti in opere infrastrutturali, a partire dalla nuova diga foranea di Genova, con l'ampliamento di Ponte dei Mille levante e interventi di integrazione della mobilità con aeroporto e ferrovia. Fra gli altri interventi, il Pot accelera inoltre la trasformazione digitale e la sostenibilità ambientale con l'elettrificazione delle banchine.
"Questa riunione del Comitato di gestione rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso che stiamo costruendo - ha commentato il presidente dell'Adsp, Matteo Paroli -. Tutte le amministrazioni che ne fanno parte hanno confermato piena condivisione e coerenza rispetto alla visione strategica che guida la nostra azione".
Concessione fino al 31 dicembre 2029 per Ente Bacini
La proroga, attesa dalla società che gestisce i cinque bacini di carenaggio del porto di Genova, allunga i tempi rispetto alla scadenza attuale di fine 2025, e consentirà di allineare la durata della concessione ai tempi dei lavori pubblici previsti sui bacini n. 4 e n. 5, appunto fino al 2029. Gli uffici dell'Adsp hanno valutato che la concessione breve, triennale sia la più adatta per accompagnare la fase di cantiere e consentire successivamente la riorganizzazione del comparto. Non è stata accolta quindi la proposta alternativa presentata da Amico & Co che chiedeva in concessione per 25 anni il solo bacino numero 1 "Gli uffici competenti dell'Ente, a valle dell'istruttoria - dice una nota dell'Adsp - hanno valutato preferibile la soluzione di Ente Bacini in quanto assicura gestione unitaria, continuità del servizio pubblico e coerenza con i lavori in corso, evitando frammentazioni operative". La proposta di Amico & Co "pur di valore industriale, è stata giudicata non rispondente alle attuali esigenze di interesse pubblico".
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
 17° C
17° C LIVE
                                LIVE 
                             
						
 
						 
						 
						 
						 
                    
                
IL COMMENTO
- 
				
					
												
						Maurizio Rossi*
					 
						Mercoledì 29 Ottobre 2025
						
							 
 
- 
				
					
												
						Luigi Leone
					 
						Lunedì 27 Ottobre 2025
						
							 
 
leggi tutti i commentiLa Stampa in vendita: se il Nord Est si compra il Nord Ovest……e gli aeroporti
I conti Amt, le attese dei genovesi e la capacità di ascolto di Salis