La fiera delle tecnologie marine Seafuture chiude con 25mila presenze
La rassegna delle tecnologie marine tornerà alla Spezia nel 2027
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di Redazione
La fiera delle tecnologie marine 'Seafuture' chiude con 25mila partecipanti tra addetti ai lavori e visitatori in quattro giorni alla Spezia, in crescita del 30% rispetto all'edizione precedente, e inizia a pensare all'edizione del 2027. "È una fiera che in Italia mancava, volevamo creare una piattaforma che parlasse di tecnologie del mare a 360 gradi", commenta la presidente di Italian Blue Growth Cristiana Pagni che ha ideato la kermesse nella base navale della Spezia, organizzata insieme alla Marina Militare e con sponsor principale Fincantieri.
"Seafuture ha messo al centro soprattutto piccole e medie imprese di diversi settori"
"Ci onora molto che il ministro della Difesa abbia scelto proprio Seafuture per firmare il primo accordo tra Italia e Grecia per la cessione di due fregate - dichiara l'imprenditrice -. Il mondo del mare è anche difesa, ma Seafuture ha messo al centro soprattutto piccole e medie imprese di diversi settori come meccanica, nautica, crocieristica e trasporti. Durante i quattro giorni si è parlato di logistica, di sostenibilità dei porti e di pesca. Abbiamo ospitato il segretario ai Trasporti dello Stato della California, Toks Omishakin. C'erano Federpesca, Legambiente, BlueInvest, la Fao, WestMED Initiative. Solo il 10% delle aziende partecipanti a Seafuture 2025 è attivo esclusivamente nell'ambito della difesa e un altro 10% solo nel settore civile. Ma l'80% è impegnato nel mercato duale".
In città tutto esaurito nelle strutture ricettive. "Credo che la città abbia tratto grandi benefici dai giorni di Seafuture e crediamo sia perfetta per la nostra manifestazione - aggiunge la presidente -. L'attrattiva unica della Spezia rispetto ad altre fiere internazionali del settore è la presenza del mare. Qui c'è l'opportunità di poter visitare le unità navali, non solo della Marina Militare ma anche quelle civili e private oppure quelle della Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza e Carabinieri. In questo senso è un unicum". Si pensa già all'edizione del 2027. "Stiamo già studiando le date, cercheremo la finestra di calendario per evitare sovrapposizioni con altre fiere internazionali", conclude.
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"Il futuro della Liguria passa dal mare, cosi come sul mare si è basato il suo passato. Nei secoli è sempre stato, e lo è tutt'ora, fondamentale dal punto di vista strategico e un elemento di primaria importanza nelle politiche di sviluppo economico e nelle relazioni internazionali". Così il preside
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