Porto e trasporti

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Il numero uno dell'autorità portuale dopo aver accolto l'appello di Primocanale
5 minuti e 10 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

Non tanto lo spostamento dei traghetti a Genova Prà ma la valutazione di una rimodulazione degli orari di partenza d'accordo con le compagnie, una mappa del percorso autostradale da fare indicato sui biglietti per ridurre errori e ingorghi, l'aiuto della tecnologia e della geolocalizzazione per fornire informazioni in tempo reale sull’accesso ai gate tramite smartphone e una nuova cartellonistica per rendere più intuitivo l'imbarco ai turisti. Ma anche possibili interventi infrastrutturali del porto per migliorare l’accessibilità e ridurre gli impatti sulla città, anche se si tratta di soluzioni che richiederanno tempo. Ha le idee chiare Matteo Paroli, neo presidente dell' Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure occidentale, in merito al caos traghetti e a quello che serve fare nel futuro. Paroli ha accolto in 24 ore l'appello di Primocanale a lui e alla sindaca Silvia Salis dell’11 agosto “Genova ostaggio dei traghetti, traffico e aria irrespirabile: fate qualcosa” (leggi qui) con un primo tavolo tecnico seguito da un incontro in Prefettura a Genova nella giornata del 13 agosto.

"La situazione della viabilità su Genova e sull’asse autostradale ogni anno risente di congestionamenti molto gravi, soprattutto nei giorni di Ferragosto, non è un’emergenza improvvisa, ma un problema che si ripresenta ciclicamente e che richiede una diversa organizzazione - spiega Paroli a Primocanale - gli spazi del porto sono modesti e, una volta saturati, la congestione si ripercuote sulla città e sulle autostrade".

"È stata subito attivata una collaborazione con Comune, Prefettura e altre amministrazioni per un tavolo di lavoro congiunto, nell'immediato per le prossime giornate si è decisa una netta separazione tra flussi di traffico merci e passeggeri per facilitare l’accesso ai terminal traghetti che hanno modificato la gestione dei varchi e hanno spostato alcune navi da una banchina all’altra per creare due aree di attesa e decongestionare l’accesso. In autostrada ci sarà una cartellonistica a messaggio variabile per informare i turisti sugli accessi e le condizioni del traffico".

Anche sul rapporto tra porto e città Paroli va dritto: "Il porto deve restituire alla città ricchezza e beneficio sociale, ma al tempo stesso limitare al massimo il disagio per i cittadini, si deve lavorare anche per ridurre l’impatto ambientale in termini di emissioni acustiche e inquinanti, pur rispettando normativa e sicurezza".

Quali soluzioni sono state concordate per i prossimi giorni e quali piani avete per settembre?

"Per i prossimi giorni, sono state concordate diverse misure per affrontare la congestione portuale. Queste includono una netta separazione dei flussi di traffico tra merci (camion) e passeggeri (auto e motocicli), che faciliterà l’accesso ai terminal traghetti. Inoltre, sono stati riorganizzati gli orari di alcuni varchi e si è deciso di spostare occasionalmente i traghetti tra diverse banchine per creare aree di attesa separate, riducendo così la pressione sulle vie di accesso. Le compagnie di navigazione e i terminal hanno collaborato, accettando di sostenere questi costi e tempi aggiuntivi, come il movimento delle navi, per mitigare l’impatto sulla città. Da settembre, è previsto l’avvio di un tavolo tecnico permanente per sviluppare soluzioni strutturali a lungo termine. Questo includerà interventi infrastrutturali per migliorare l’accessibilità e l’uscita dalla città, l’introduzione di una cartellonistica variabile da parte di Autostrade per l’Italia per informare i turisti sui terminal e sulla congestione, e l’indicazione di percorsi chiari sui biglietti d’imbarco a partire dal 2026. Inoltre, si sta valutando l’uso di tecnologie come la geolocalizzazione sui cellulari, sfruttando matrici open source, per fornire informazioni in tempo reale sui gate aperti e sui percorsi ottimali".

È capitato che ci fossero fino a 7 traghetti contemporaneamente in porto, sarebbe utile differenziare gli orari?

"Sì, si è verificata la situazione di avere fino a 7 traghetti contemporaneamente in porto, un fattore che contribuisce alla congestione. Differenziare gli orari di partenza è considerata una soluzione potenzialmente efficace e più percorribile rispetto ad altre opzioni. Tuttavia, per la stagione corrente è impraticabile modificare gli orari, poiché gli schedule sono già programmati, gli slot sono stati acquistati e i passeggeri hanno biglietti con orari prestabiliti. Per le annualità successive, come il 2026, questa possibilità sarà esplorata attraverso un dialogo con le compagnie di navigazione, che potrebbero trarre beneficio da un servizio migliorato per la loro immagine. Al momento, la priorità è ottimizzare l’organizzazione esistente senza stravolgere la pianificazione in corso".

State considerando di spostare alcuni traghetti da altre aree per ridurre la concentrazione su Sampierdarena? Pensate di valutare lo spostamento dei traghetti extra-Schengen a Voltri, un’opzione discussa da anni ma mai attuata?

"Al momento, spostare alcuni traghetti da Sampierdarena ad altre aree, come Voltri, non è ritenuto la soluzione più immediata o semplice. Questa opzione, discussa da anni per i traghetti extra-Schengen, richiede modifiche complesse alla pianificazione portuale e non è facilmente attuabile a breve termine, anche perché il porto è già congestionato. Si preferisce concentrarsi su soluzioni alternative, come la differenziazione degli orari, che appare più fattibile. Tuttavia, lo spostamento potrebbe essere rivalutato in futuro, previa una valutazione approfondita e una sinergia con le altre amministrazioni e compagnie, per alleggerire la pressione su Sampierdarena. L’obiettivo è evitare interventi che complichino ulteriormente la gestione attuale senza garanzie di efficacia immediata".

Essendo presidente da poche settimane, sembra che lei stia difendendo il porto e abbia già compreso l’equilibrio complesso tra porto e città, un tema centrale per Primocanale. È corretto?

"Sì, è corretto. Essendo presidente da poche settimane, sto dedicando grande attenzione alla difesa del porto, che è fondamentale per Genova, ma ho già compreso l’equilibrio delicato tra le sue attività e la vita della città, un tema che Primo Canale ha giustamente evidenziato come centrale. Riconosco che il porto deve limitare al massimo l’impatto negativo, come la congestione del traffico e le emissioni acustiche o inquinanti, pur rispettando la normativa vigente, come confermato da verifiche di ARPA. Il mio impegno è rendere questa simbiosi virtuosa, lavorando per ridurre i disagi attraverso misure immediate e progetti a lungo termine, come il tavolo tecnico e l’integrazione di tecnologie, affinché il porto sia una fonte di ricchezza e non di disturbo per i cittadini".

Matteo Paroli presidente del porto di Genova

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