Porto e trasporti

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GENOVA - In questa quinta puntata della nostra inchiesta sul rapporto tra porto e città a Genova (GUARDA QUI TUTTE LE PUNTATE) sentiamo l'altra parte, anzi una delle altre parti chiamate in causa proprio nella nostra inchiesta dall'ingegnere chimico Gian Giorgio Parodi (LEGGI QUI) che ha elencato le fonti di inquinamento del porto per i cittadini, tra cui le riparazioni navali. Incontriamo Alberto Amico, presidente dei cantieri Amico & Co. che ha appena inaugurato un nuovo impianto di pannelli fotovoltaici (LEGGI QUI)

"Siamo pronti ad attaccare alla rete elettrica il nuovo impianto di pannelli fotovoltaici con 1 megaWatt di picco e siamo ansiosi di partire con la produzione. E' un passo molto importante verso la fabbrica pulita. Vedete il bacino coperto che insieme alle altre coperture consente una riduzione e un controllo delle emissioni, ma anche un risparmio di plastica che altrimenti dovremmo usare per coprire le singole barche. Entro fine giugno pubblicheremo il nostro report di sostenibilità proprio per raccontare questo processi e non solo".

A proposito di sostenibilità, nella nostra inchiesta Porto-città, emerge proprio la necessità di inquinare sempre meno, vista la vicinanza alle case...

"Siamo l'attività portuale più integrata con la città, sia per sostenibilità che per numeri economici: per 100 euro di attività svolte abbiamo un moltiplicatore di 2.6 di attività economiche spese in città e  il valore economico distribuito sul territorio per queste attività varia tra l'85 e il 90 per cento e questo dimostra sinergie e simbiosi con la città. Il nostro settore conta oltre 2000 addetti diretti a Genova e una filiera di altrettanti fornitori con sessata aziende specializzate, numeri in crescita con consumo di territorio basso, ma traffici alti. Siamo ormai sempre più scelti dai nostri clienti, grazie alla nostra professionalità e capacità, anche se attendiamo che si risolva la questione dei marittimi extra Ue" (LEGGI QUI).