GENOVA - Lunga intervista al presidente della Fratelli Cosulich, Augusto Cosulich, che pone l'accento su diversi temi d'attualità, partendo dalla situazione della sua nave in Ucraina, al caso della diga foranea di Genova, al futuro del porto, alla necessità di un deposito di Gnl, il tutto auspicando una unità tra gli imprenditori per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo dello scalo e della città.
NAVE FERMA A MARIUPOL DA INIZIO GUERRA: "PRONTA A PARTIRE"
"La nostra nave non è stata nazionalizzata, il carico è ancora a bordo anche se ogni tanto sale quale russo a controllare, ma siamo di fatto pronti a ripartire anche se non abbiamo ancora i documenti in mano e soprattutto ci sono alcuni problemi: ci dicono che il porto è stato dragato e noi crediamo che il pescaggio sia adeguato ma se poi ci incagliamo e blocchiamo tutto? Anche i rimorchiatori ci dicono che ci sono ma non abbiamo in mano nulla. E' un gran caos ma speriamo di uscirne presto".
https://www.primocanale.it/porto-e-trasporti/11489-cosulich-nave-bramme-ucraina-mariupol-porto.html
NUOVA ALLEANZA PER IL TRASPORTO DI BRAMME: "ITALIA TOLGA SANZIONI ALL'IRAN"
"Abbiamo trovato altri fornitori che ci portano le bramme (N.d.r. semilavorato dell'acciaio) in Adriatico, ci siamo rivolti alla Cina, all'Indonesia, al Brasile e speriamo in futuro di rivolgerci all'Iran e chiedo al Governo di togliere le sanzioni a quel paese perchè ci sarebbero vantaggi non solo per l'acciaio ma anche per altri prodotti come gas e rame. Siamo riusciti a convertire il nostro progetto che prevedeva di scaricare parte delle bramme a Monfalcone e poi andare con la stessa nave a San Giorgio di Nogaro a scaricare il resto, portando via circa 50mila camion dalle strade con la gioia dei residenti di Monfalcone e contributo per l'ambiente. Oggi arrivano navi molto più grandi da 40-45mila tonnellate che per la larghezza non potranno mai entrare nel canale di San Giorgio di Nogaro. Col gruppo Cataruzza abbiamo fatto un accordo, abbiamo comprato una chiatta che va avanti e indietro da Monfalcone al porto di Nogaro portando bramme non solo per noi ma anche per altri. Di nuovo risparmio di camion sulle strade, fino a 70mila all'anno. Con l'aiuto della Regione Friuli Venezia Giulia.
CASO DIGA DI GENOVA: "ABBIAMO PERSO UN PO' LA FACCIA, MA SI VADA AVANTI UNITI"
"Ho sentito l'intervista al sindaco a Terrazza dove parlava di un ostacolo come nelle gare, da superare: come noi abbiamo trovato soluzioni alternative anche qui bisogna rivedere tutto ma stare uniti, non servono le polemiche. Noi siamo clienti del porto e anche noi abbiamo fatto molta pubblicità con i nostri armatori su questa diga, prima di tutto Cosco, e abbiamo quindi abbiamo perso anche un po' la faccia ma andiamo avanti veloci, facciamo una nuova gara. Insomma, ognuno faccia la sua parte, ci sia un tavolo di esperti per non perdere occasioni. La diga è importante per Genova perchè permetterebbe alle grandi navi di attraccare ma ci sono anche necessità di organizzazione nelle infrastrutture da Genova verso il Nord. Genova è in ebollizione, basta con il mugugno di un tempo, serve essere positivi.
"SCHENONE HA RAGIONE SULLA NECESSITA' DI UN PORTO MULTIPURPOSE"
"La sua opinione sulla diga la rispetto ma nella vostra intervista mi è piaciuto quando ha parlato del porto di tutte le merci, Genova deve cercare di recepire tutte le qualità di merci disponibili, senza concentrarsi solo sui contenitori".
"SERVE UN DEPOSITO DI LNG, SE NO NOI ANDREMO IN ALTRI PORTI CON LE NOSTRE BETTOLINE"
"Sui depositi costieri anche gli imprenditori portuali devono trovare soluzioni alternative. Per quanto riguarda le nostre tre navi in costruzione in Cina, con un investimento da 100 milioni di dollari, se vogliamo usarle qui nell'alto Tirreno abbiamo bisogno di un deposito LNG, cercheremo di fare di tutto per tenerle qui se no le porteremo altrove, in Nord Europa, dove c'è possibilità". E' una minaccia? "No ma capite che non si può buttare via un investimento di quell'entità...".
APPELLO ALL'UNITA' E ALL'ARMONIA
"Sono abituato anche in azienda a smussare gli angoli se alcuni reparti non vanno d'accordo, anche qui, a Genova, servono unità e armonia".
IL COMMENTO
Basta con la leggenda dei medici di famiglia fannulloni
Genoa, futuro incerto e la posizione di Zangrillo va chiarita