Porto e trasporti

1 minuto e 27 secondi di lettura

GENOVA - "Sulla nuova diga del porto di Genova siamo pronti, il nostro team è a disposizione del commissario per trovare una soluzione ai problemi che sonoi di costi e tecnici. Siamo qui per lavorare e noi vogliamo fare questo lavoro". Così l'amministratore delegato del Gruppo Webuild Pietro Salini a margine di una visita ai cantieri del Terzo Valico ribadisce la volontà di continuare a prestare attenzione al bando per la costruzione della nuova diga del porto di Genova andato deserto.

"Ovviamente non siamo soli, però vogliamo partecipare e fare tutto ciò che è possibile dalla nostra parte per riuscire a dare la diga a Genova, un lavoro molto importante che consentirebbe alla città di avere un porto diverso", ha aggiunto Salini. La nuova diga foranea del porto di Genova è una delle opere simbolo del Pnrr. La sua realizzazione completa vale un miliardo e 300 milioni. La prima parte, quella della gara andata deserta, vale 929 milioni.

Il progetto prevede il posizionamento di 104 cassoni in cemento armato a una profondità di 50 metri. I cassoni sono alti 28 metri, larghi 24 e lunghi 40. Due le compagini che avevano manifestato interesse, ma che non hanno presentato offerte: quella composta da WeBuild, Fincantieri, Fincosit e Sidra; e quella di Eteria (Gavio - Caltagirone), Rcm e Acciona. Si sarebbero tirate indietro per il lievitare degli extracosti dovuti al rincaro delle materie prime e perché l'importo di base d'asta era sottostimato.

Perplessità c'erano anche per le penali previste per i ritardi nella consegna. Nei giorni scorsi il presidente del porto, Paolo Emilio Signorini, aveva detto che la diga potrà essere più corta di 2-300 metri per risparmiare sui costi e che la negoziazione sarà portata avanti anche con altre imprese oltre a quelle delle due cordate che avevano manifestato interesse a realizzare l'opera.

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 06 Luglio 2022

Quel penoso “Noi lo avevamo detto...” sparato contro Signorini sulla diga

GENOVA - Per una volta, questa volta, avrei voluto che qualcuno mi stupisse, mostrando solidarietà e correttezza, anche se di schieramento politico opposto. Ma non è successo. La questione della diga di Genova, con la sua gara andata deserta, ha confermato un modello penoso in cui, appena un ostacol
Lunedì 04 Luglio 2022

Il caso della diga di Genova e il Pnrr da rivedere subito

La gara andata deserta per la costruzione della nuova, imponente, diga foranea di Genova non è soltanto una questione genovese. L'opera fa parte del Pnrr, cioè il Piano nazionale di ripresa e resilienza che dovrebbe garantire una cascata di miliardi dall'Unione europea, in parte da restituire e in p
Martedì 05 Luglio 2022

Diga, Spinelli: "Più corta? Sarebbe un aborto". E spunta Marzocco

https://www.youtube.com/embed/TL8dFnU4pJg   GENOVA -  Il presidente del gruppo Spinelli, Aldo Spinelli, commenta in modo tranciante l'ipotesi che la  nuova diga del porto di Genova possa essere rivista nelle dimensioni per poter stare nei fondi stanziati dal PNRR: "Sarebbe un aborto, cioè al massi
Lunedì 04 Luglio 2022

Bucci a Primocanale: "Nel 2027 mi ritiro. Diga? Chi rema contro non si merita di essere cittadino di Genova"

Il sindaco di Genova protagonista di Terrazza Incontra
Lunedì 04 Luglio 2022

Terrazza incontra, intervista al sindaco di Genova Marco Bucci

https://www.youtube.com/embed/oNjG3iotApA GENOVA - Marco Bucci protagonista di Terrazza Incontra su Primocanale. Il neo rieletto sindaco di Genova ha risposto alle domande dei giornalisti di Primocanale. Tanti i temi al centro del dibattito: dalla diga di Genova al ruolo del porto, dalla sicurezza