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Tra i primi ad esporsi Mattia Crucioli, senatore di Alternativa C'è: "Non resta che l'indignazione pubblica e di ricordarsi in cabina elettorale di tutti i partiti che hanno reso possibile tale vergognoso esito"
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GENOVA- Il momento tanto atteso è arrivato, con una svolta fondamentale nel processo del crollo di Ponte Morandi, che oggi ha visto il gup Faggioni rinviare a giudizio tutti e 59 gli indagati, oltre che accogliere la richiesta del patteggiamento delle società Autostrade e Spea, l'ex controllata che avrebbe dovuto vigilare sulle manutenzioni (LEGGI QUI).

"Dal processo che inizierà il 7 luglio ci aspettiamo chiarezza, verità e soprattutto giustizia che deve avvenire nell'unico luogo possibile: il tribunale”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dopo la conclusione dell'udienza preliminare. "Vedremo come andrà avanti il processo - ha aggiunto il presidente Toti - quello che è più importante è che si arrivi in fretta alla verità e all'individuazione dei colpevoli, senza sconti. C’è un Paese intero e in particolare la nostra comunità che aspetta dal 14 agosto 2018 che si faccia chiarezza sul crollo del Ponte Morandi. In questa giornata di svolta processuale però la vicinanza della Regione Liguria e la mia personale va ai familiari delle 43 vittime, a tutti i feriti, agli sfollati e a chi ancora oggi soffre le conseguenze di quel trauma".

"Anche in sede penale Autostrade per l'Italia ottiene clemenza: le basterà pagare una sanzione di poco più di 1 milione (il resto sono la restituzione di quanto avrebbe speso per i lavori omessi sul ponte) e potrà uscire "pulita" dal processo". Così il senatore Mattia Crucioli di Alternativa c'è, che si presenta alle elezioni amministrative di Genova come candidato sindaco per Uniti per la Costituzione. "L'alternativa sarebbe stata il processo per arrivare ad una rigorosa condanna con la possibile interdittiva che avrebbe potuto far saltare l'accordo miliardario già chiuso dai Benetton e dagli altri proprietari delle quote di Aspi".

"Non resta che l'indignazione pubblica - conclude Crucioli - e di ricordarsi in cabina elettorale di tutti i partiti che hanno reso possibile tale vergognoso esito. Anche per questo abbiamo dato vita a Genova a Uniti per la Costituzione: per poter cambiare concretamente le cose invece di limitarsi a lamentarsene".

"Il patteggiamento accolto dal giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Genova non cancella le gravissime responsabilità di Aspi e della controllata Spea". È quanto dichiara il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia. "La giustizia terrena ha delle ragioni che la giustizia morale non conosce. Per gli italiani, la famiglia Benetton resterà per sempre colpevole della tragedia del 14 agosto 2018 nella quale morirono 43 persone, eppure nei loro confronti nessuna condanna, ma soltanto la fuori uscita da Aspi e per di più pagata 8 miliardi di euro. Consentire il patteggiamento alla società e rinviare a giudizio le persone che per quella società si sarebbero macchiate di reati così pesanti è una contraddizione evidente, un'ingiustizia. La condanna al pagamento da parte di Aspi di 30 milioni di euro per ammodernamenti mai eseguiti e per la mancata manutenzione nel corso dei decenni è un'altra inaccettabile distorsione - conclude -. I mancati investimenti non ammontano a trenta ma a centinaia di milioni e le conseguenze di queste omissioni hanno causato una tragedia impensabile". 

Anche Assoutenti, associazione no profit per la tutela dei consumatori, una delle poche associazioni ammessa come parte civile nel procedimento, affila le armi legali a tutela dei cittadini genovesi danneggiati dalla tragedia del 14 agosto 2018.

"La decisione odierna del Tribunale di Genova apre di fatto la strada ai risarcimenti per quanti sono stati coinvolti nel crollo del ponte Morandi - spiega il presidente Furio Truzzi -. In tale direzione Assoutenti ha deciso di scendere in campo offrendo assistenza legale ai cittadini genovesi che vorranno far valere i propri diritti nel processo e chiedere un giusto indennizzo per i danni morali e materiali subiti". Nello specifico Assoutenti sta avviando la raccolta di costituzioni di parte civile nel processo, e invita gli interessati a contattare entro e non oltre il prossimo 6 luglio l'associazione per la presentazione delle istanze.

Potrà aderire all'azione legale: chi è stato sfollato con o senza ordinanza di sgombero, i proprietari degli immobili ubicati in area limitrofa al ponte con valutazione immobiliare pre e post caduta (agente immobiliare o perizia, tutte le persone che ritengono di aver subito un danno da stress post traumatico anche da contatto, già certificato. Chi necessitasse di certificazione del danno post-traumatico potrà contattare il nostro ufficio per ricevere info sulle modalità di accesso al servizio asl e/o sui costi di una eventuale perizia.

I legali di Assoutenti raccoglieranno i mandati e la documentazione utile al fine di redigere gli atti di costituzione in una prima tranche di appuntamenti che verranno fissati dall'11 al 15 aprile. Per fissare l'appuntamento volto al conferimento del mandato e procedere alla costituzione parte civile è possibile contattare lo sportello di Sampierdarena al numero 0106429995.

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