Le opposizioni hanno bussato alla porta del presidente della Liguria Marco Bucci, per consegnare la controriforma della sanità. Il primo passaggio si era consumato martedì scorso, con la presentazione del piano di fronte all'ospedale policlinico San Martino di Genova, alla presenta di tutti i consiglieri di minoranza.
La distanza sui principi cardine
Il passaggio formale è stato fissato nella giornata odierna nell'ufficio di Bucci. A consegnare il plico i quattro capigruppo di Partito Democratico, Avs, Movimento Cinque Stelle e Lista Orlando Presidente, scortati dal vicepresidente della Commissione Sanità Enrico Ioculano. L'incontro però, formale e intorno al tavolo, non è stato particolarmente positivo per la minoranza. "Sui principi cardine le due visioni sono molto distanti, su assetti e concept - ha commentato il vicepresidente Commissione Sanità Enrico Ioculano -. Noi comunque continueremo a studiare e porteremo avanti la nostra proposta, si dovrà fare molto velocemente perché i tempi corrono, Bucci vuole accelerare".
Un'idea completamente diversa della riforma sanitaria
Dura la posizione della capogruppo di Avs Selena Candia: "Quello che manca è un'analisi epidemiologica, dei bisogni, della salute e della sanità delle persone e del personale sociosanitario, che non esiste. Mancano elementi oggettivi da cui ripartire, non sappiamo quali sono i servizi che dobbiamo dare alle persone, ma riformiamo la sanità" l'attacco al presidente Bucci. Anche per il capogruppo della Lista Orlando Presidente i principi sono distanti. "È difficile una trattativa in tre settimane, come si può pensare di riformare un servizio fermo d 31 anni, in tre mesi - ha commentato Gianni Pastorino -. Non lo riteniamo congruo accentrare la complessità ospedaliera nella città metropolitana in un'unica azienda, si va da una parte all'altra, non si può pensare di fare così. Porteremo i contenuti, ma siamo distanti". Alle parole di Candia e Pastorino hanno fatto eco quelle di Stefano Giordano, capogruppo del Mov5s in Regione: "La distanza di ascolto tra progressisti e centrodestra è enorme, non si può affrontare questa riforma con tempi così ristretti, noi vorremmo sapere qual è il buco della sanità oggi e chiedere danno della gestione del presidente Bucci".
Gli incontri sul territorio
Nel frattempo il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Armando Sanna ha annunciato che dal primo dicembre prenderà il via un tour a tappe sul territorio. "I sindaci hanno criticato la riforma, partiremo dai territori e poi andremo in aula, per la discussione" ha annunciato Sanna.
DI SEGUITO IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI
Calendario incontri sui territori*
* Lunedì primo dicembre alla Spezia, ore 18
* Martedì 2 dicembre a Savona, ore 18
* Mercoledì 3 dicembre a Sanremo, ore 18
* Giovedì 4 dicembre a Chiavari, ore 21
* Venerdì 5 dicembre a Genova, ore 18
La riforma in sintesi
Sì a uno studio dei fabbisogni della popolazione sullo stato di salute della nostra comunità regionale, dei bisogni insoddisfatti e dell’inappropriatezza, che precede il modello da assumere, non viceversa;
Sì al rafforzamento delle tre Aree operative ottimali (AOO) Ponente, Area Metropolitana, Levante: costituiscono articolazioni sovra aziendali rispetto all’attuale articolazione;
Sì a costruire un modello di prossimità. No all’accentramento;
Sì ad avviare un processo di transizione graduale ed efficace. No a una riforma approssimativa costruita in corsa e di corsa;
Sì a un coordinamento unificato degli ospedali San Martino, Galliera, Villa Scassi, Gaslini, Evangelico, Sestri Ponente, Pontedecimo e futuro ospedale di Erzelli e di Comunità. No alla fusione;
Sì a riportare la delega all’edilizia ospedaliera sotto l’assessorato alla Sanità. No al sistema dei commissari;
Sì a una riforma della sanità che avanzi insieme al Piano socio sanitario e al Piano sociale integrato, per migliorare l'integrazione dei servizi alla persona
Sì a un nuovo patto con i medici di medicina generale per una sanità di prossimità
Sì a restituire centralità ai sindaci
L'incontro in Regione tra il presidente Bucci e le opposizioni
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