
Con un preavviso di poco meno di quattro ore è stata sconvocata la seduta del Consiglio metropolitano di Genova - LEGGI QUI - in cui si sarebbe dovuto discutere e votare il documento relativo alla revisione delle tariffe del trasporto pubblico locale. Una scelta che ha suscitato la dura reazione del consigliere Vincenzo Falcone, rappresentante del gruppo Orgoglio Genova–Bucci–Noi Moderati, che parla di “grave schiaffo alla democrazia e alla trasparenza”.
La protesta
Falcone sottolinea come la decisione di annullare la riunione, comunicata via e-mail con appena 3 ore e 48 minuti di preavviso, rappresenti “una mancanza di rispetto istituzionale nei confronti dei consiglieri e dei cittadini”. “È inaccettabile – dichiara – che una misura di tale impatto sociale ed economico venga presentata alla stampa come un fatto compiuto, senza alcuna discussione preliminare in seno alla Città metropolitana né confronto con i rappresentanti eletti.”
Le accuse
Il consigliere definisce “opaca e autoritaria” la modalità con cui la Giunta ha gestito la vicenda: “Il Consiglio metropolitano non può essere ridotto a una formalità da aggirare, né i cittadini trattati come spettatori passivi di scelte che incidono direttamente sulla loro quotidianità.”
La richiesta
Falcone chiede che la seduta venga immediatamente riconvocata, con tempi congrui e nel pieno rispetto delle prerogative istituzionali, per consentire una discussione pubblica e trasparente sulla delibera delle nuove tariffe Amt. “La democrazia – conclude – non si sospende per comodità. E Genova merita ben altro.”
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