Da pochi mesi Francesca Coppola è il nuovo assessore all'urbanistica del Comune di Genova con deleghe al verde, Edilizia privata, Centri storici, Smart city e Città dei 15 minuti. Originaria di Latina, Coppola è arrivata in Liguria inizialmente per studiare architettura presso l'Università di Genova, ma ha poi deciso di stabilizzarsi definitivamente nella città.
"Genova è una città dalla conformazione geografica unica e complessa: incastonata tra montagne e mare, presenta fragilità ambientali e urbanistiche che richiedono soluzioni progettuali intelligenti e integrate. Siamo in un territorio complesso e queste condizioni impongano una riflessione attenta su ogni intervento di pianificazione urbanistica.
Coppola ha anche la delega alla Smart City, un tema a cui si è avvicinata con particolare interesse già nel 2021, quando ha partecipato a un corso di perfezionamento all'Università di Genova proprio sulla Smart City. "Durante quel percorso avevo sviluppato un progetto dedicato al dissesto idrogeologico, tema cruciale per il territorio genovese che è spesso soggetto a fenomeni di fragilità ambientale. Ora lo sto riguardando. Il nostro è un territorio molto complesso, dobbiamo cercare di progettare la città anche attraverso i suoi sistemi naturali, che ad oggi sono complessi e problematici», afferma Coppola. L'approccio che intende portare avanti è quello di un'urbanistica integrata con il territorio, capace di coniugare sviluppo tecnologico e tutela ambientale, per garantire una città più sicura, sostenibile e vivibile".
Sul verde e il taglio degli alberi
"E' una questione avvero molto complessa per la quale stiamo lavorando approfonditamente all’interno degli uffici anche insieme ad Aster ma bisogna dare anche un indirizzo politico a questa nuova gestione - continua Coppola - venendo da AVS e anche per mia la mia professione ho una sensibilità molto spiccata per queste tematiche che però vanno affrontate ovviamente con con senso del giudizio e anche con un approccio scientifico oserei dire. All’interno degli uffici, quello che stiamo facendo è dotarci anche di nuove strumentazioni, capire in che modo ad oggi possiamo fare un monitoraggio puntuale partendo dal presupposto che purtroppo il nostro patrimonio arboreo è molto anziano. Dobbiamo attrezzarci e capire come gestirlo perché chiaramente in altri paesi d’Europa, ma nel mondo le sostituzioni degli alberi sono dei programmi che vengono attuati da noi si fa un pochino più di fatica a parlare di programmazione, ma è un qualcosa a cui stiamo lavorando. Sicuramente stiamo mettendo mano al regolamento del verde che è la parte attuativa della manutenzione , ma anche rimettere mano a quello che è il piano verde".

IL COMMENTO
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