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di Matteo Angeli

Incontro flash tra Silvia Salis e il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini sul futuro della mobilità in Valbisagno e non solo. A Villa Patrizi, sede del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, il colloquio a è durato solo venti minuti. Al termine del vertice una conferma: i soldi già spesi  non dovranno essere restituiti, si parla di circa 4 milioni di euro più i 3 milioni di penali varie.

Il Comune sarà invece chiamato a riconsegnare al ministero quanto ricevuto e non speso: si tratta di 32,8 milioni di euro. Come si arriva a questa cifra? Il ministero aveva consegnato a Tursi il 10% dei 398 milioni previsti per l'opera, ovvero 39,8 milioni. Se a questi 39,8 milioni da restituire vengono tolti i 4 milioni spesi per i progetti (condonati) si arriva a 35,8 milioni di euro da rimandare al ministero. In più bisogna contare anche 3 milioni di penali previsti per lo stop al progetto (anche questi condonati) e così alla fine Tursi dovrà ridare a Roma circa 32,8 milioni di euro

Il Comune di Genova è andato a Roma con l'obiettivo principe di parlare della situazione del progetto dello skymetro con la nuova giunta che ha deciso di sospendere l'iter per virare su altre modalità di trasporto per la vallata. La notizia che arriva da Roma è che i soldi spesi fino a questo momento per le progettazioni dello skymetro non dovranno essere restituiti al ministero. L'obiettivo della giunta Salis è quella di partecipare a un nuovo bando nel 2026 con un progetto alternativo allo skymetro. Primocanale in diretta da Roma ha seguito l'incontro tra la sindaca e il ministro Salvini.

"È stato un incontro molto soddisfacente perché il ministro ci ha detto che non dobbiamo restituire i soldi già spesi in progettazione - ha spiegato a Primocanale la sindaca Salis - dobbiamo solo restituire ovviamente quelli allocati ma che non sono stati spesi, per cui grande soddisfazione e grande sostegno del ministro che ringrazio, anche perché si è reso disponibile a essere presente ad avviare prima possibile un tavolo con Aspi, quindi anche sull'altro tema relativo all'autostrada c'è stata un'apertura molto positiva".

A Roma la sindaca Salis è arrivata accompagnata dal vicesindaco Alessando Terrile e all'assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante. La partenza è avvenuta alle ore 6 dalla stazione Brignole di Genova con un Frecciargento diretto a Roma. Poco prima delle 10 l'arrivo nella Capitale con la sindaca Salis, il vicesindaco Terrile e l'assessore Ferrante che si sono diretti verso Villa Patrizi qui alle 10,30 sono entrati per l'incontro previsto con il ministro Salvini durato circa venti minuti. Dal ministero è uscito prima Salvini e dopo alcuni minuti anche i rappresentanti del Comune di Genova.

A Primocanale la sindaca ha spiegato che per quanto riguarda i 398 milioni spesi per lo skymetro, quella cifra riguardava "lo stanziamento era per quel tipo di opera, ce ne sarà uno nuovo per l'opera che proporremo nel bando dell'anno prossimo. Innanzitutto chiaramente il tema principale è rivedere la mobilità in Val Bisagno per dare una risposta immediata" ha precisato Salis.

E poi l'attenzione si è spostata al futuro progetto da presentare nel bando del 2026. Tra le opzioni anche quella di una metropolitana da Brignole a piazzale Parenzo. "Ci sono tante ipotesi sul tavolo che vanno vagliate - ha aggiunto la sindaca di Genova ai microfoni di Primocanale -. Noi partiamo dal fatto che vogliamo dare un nuovo sistema di mobilità veloce alla Val Bisagno ma che non deve essere un sistema impattante sul territorio come era lo skymetro per il quale ci siamo espressi chiaramente fin dall'inizio della campagna elettorale. Stiamo portando avanti il nostro impegno con la città" conclude la sindaca 

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