Politica

Torna alla homepage
I dem pronti ad accettare quattro assessori, anche se non in scioltezza, nel frattempo la sindaca vuole un tecnico alla Sicurezza
4 minuti e 3 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
SIlvia SalisLa sindaca di Genova Silvia Salis al lavoro per formare la giunta

È iniziata la settimana decisiva, della svolta, per Silvia Salis, considerata a Roma la futura (possibile) anti Meloni. Ma la neo sindaca di Genova ha tenuto a precisare, anche durante diverse interviste nazionali, che il suo intento è quello di "governare Genova per cinque anni, la città che amo". Un profilo che certamente ha catturato attenzioni romane che, d'ora in avanti, osserveranno da lontano, in prospettiva (forse). D'altronde Salis ha avuto la capacità di mettere insieme, sotto lo stesso cappello, Conte e Renzi, Fratoianni e Calenda, e ovviamente Schlein. Ma dopo la soddisfazione e il lustro, genovese e romano, per la sindaca si è aperta da diversi giorni una prima partita, complicata: quella della formazione della giunta.

Il puzzle che prende forma

Alcune caselle sono riempite, salvo colpi di scena dell'ultimo minuto, che però all'orizzonte non si scorgono. Partiamo dal vicesindaco in pectore, Alessandro Terrile, ad di Ente Bacini ed esponente di spicco del Partito Democratico. Per lui si apriranno le porte del Bilancio, delle Partecipate, dei Traporti: assessorati di peso per il dirigente dem, che sarà chiamato a gestire le casse del Comune. Certa di un posto in giunta anche Tiziana Beghin, in quota Movimento Cinque Stelle: l'ex eurodeputata dovrebbe occuparsi di Commercio e Turismo. Sicuro di un ruolo anche l'ex presidente di municipio Massimo Ferrante (Pd), all'Urbanistica; a lui si aggiunge la civica Silvia Pericu, capolista della lista Silvia Salis Sindaca, che potrebbe occuparsi di Lavori pubblici o Ambiente. Blindate dalla stessa Salis le due riformiste, Cristina Lodi in quota Azione, che entrerebbe come tecnica e si occuperebbe di Servizi Sociali, e la presidente di Italia Viva a Genova Arianna Viscogliosi, che diventerebbe la titolare di Scuola e Università. Due profili che piacciono alla vicepresidente uscente del Coni e che non dovrebbero veder scricchiolare le proprie poltrone. Anche Avs va verso una possibile risoluzione, non indolore però: dopo giorni trascorsi nelle retrovie, riprende quota Francesca Ghio (si narra di un riavvicinamento proprio con Silvia Salis ndr), che sacrificherebbe Francesca Coppola, mentre si profila un testa a testa tra Emilio Robotti e Lorenzo Garzarelli. Tra i ruoli affidati ai tecnici, anche quello della Cultura: possibile che Salis peschi fuori dalle preferenze, puntando sulla regista Laura Sicignano.

Una giunta a incastro: le difficoltà

Tre, sostanzialmente, i capitoli spinosi: quanti assessorati al Pd, il ruolo di Filippo Bruzzone e l'assessorato alla Sicurezza. Partiamo dalla coda, e risaliamo. Chi sarà il titolare della Sicurezza? Tema su cui Salis spinge, perché vuole "riprendersi una materia che è sempre stata nelle mani della destra". Inizialmente sembrava prendere quota un generale della Finanza, contatto romano della sindaca, poi sfumato nei giorni successivi. Fonti vicine all'ex martellista narrano di una ricerca forsennata di un profilo simile al generale di Roma. Si tratterebbe di un tecnico, pescato nel mondo della questura. Dall'assessore alla Sicurezza alla carica da assegnare a Filippo Bruzzone, mister preferenze della lista civica di Salis. Per lui dovrebbe profilarsi un assessorato, considerando che il presidente del consiglio comunale dovrebbe andare al Pd (il pole position Claudio Villa, veterano dell'aula rossa ndr). La partita dell'affaire Bruzzone, gestita da Gianni Pastorino di Linea Condivisa, non dovrebbe finire con uno zero a zero. Bruzzone, da quello che circola nelle ultime ore, non si accontenterebbe solo del ruolo di capogruppo della lista, dopo aver trainato con i suoi voti (e quelli dell'associazione Linea Condivisa) la civica della sindaca. Infine, ultimo ma non per importanza, il caso Partito Democratico. I dem puntavano a ottenere cinque assessorati, ma il numero dovrebbe ridursi a quattro. E qui le prime crepe. A queste si aggiungono le quote rosa (considerando che bisogna rispettare i vincoli, al contrario: le donne in giunta infatti, sarebbero troppe): al partito di Schlein tre uomini e una donna. Sicuri di un posto Terrile e Ferrante, ai quali si aggiungerebbe il più votato, Davide Patrone. Rimarrebbe, perciò, solo un posto disponibile, e a contenderselo sarebbero quattro donne: Rita Bruzzone, Donatella Alfonso, Vittoria Canessa Cerchi e Monica Russo. Quest'ultima è sponsorizzata da Armando Sanna, capogruppo in Regione, ma al momento non sembra tra le più papabili. Donatella Alfonso sarebbe indirizzata alla Cultura, ma è sfida aperta con Sicignano che al momento sarebbe avanti. Il campo quindi, si restringe, a Rita Bruzzone e Vittoria Canessa. Bruzzone par essere in vantaggio, sarebbe infatti il profilo su cui Salis avrebbe puntato, a discapito di Canessa. A chiudere il cerchio anche le "sfide" interne al partito, tra correnti, schleiniana e bonacciniana. Rita Bruzzone infatti fa parte dell'ala più progressista, Vittoria Canessa di quella riformista. E di nomi e volti riformisti, nella giunta, ce ne sono diversi. La clessidra segna il tempo ma Silvia Salis ha già dimostrato di saper gestire ansia e pressioni. E l'ultima parola spetta proprio all'atleta genovese calata nei panni del primo cittadino.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook   

 

ARTICOLI CORRELATI

Lunedì 02 Giugno 2025

Bucci e Salis: "Voteremo ai Referendum". E giovedì primo incontro tra i due

Il presidente della Regione si è detto disponibile a dare consigli alla sindaca per la formazione della giunta
Venerdì 30 Maggio 2025

Silvia Salis a Tursi: "Sarà un luogo aperto a tutti, inclusivo"

Primo giorno in Comune, per il primo passaggio di consegne