
Botta e risposta a distanza sui referendum tra Silvia Salis e Marco Bucci. Entrambi l'8 e il 9 giugno andranno a votare, come spiegato in occasione delle celebrazione del 2 giugno, Festa della Repubblica.
Il diritto/dovere di andare a votare
"Oggi è importante ricordare perché andare a votare, a maggior ragione perché si tratta di un referendum della nostra Repubblica - commenta la neo sindaca di Genova Silvia Salis da piazza Matteotti -. Va bene votare anche no, anche scheda bianca, ma non è pensabile che le istituzioni spingano per l'astensione". Anche il presidente della Regione Marco Bucci si recherà alle urne il prossimo weekend. "É sicuro che vado a votare i referendum dell'8 e 9 giugno, io vado sempre a votare, sempre e comunque in qualunque situazione, cosa voto ci dovrò pensare, ancora non ci ho pensato, comunque sicuramente quando lo Stato chiama è mio dovere andare a votare, soprattutto noi che siamo rappresentanti delle istituzioni, su questo non c'è discussione". E a chi gli fa notare che all'interno della maggioranza di centrodestra c'è chi spinge per l'astensionismo, Bucci è tranchant: "Non è il mio lavoro, abbiate pazienza, io parlo del mio lavoro".
Il primo incontro che promette scintille (forse)
Nel frattempo sul fronte politico è atteso per giovedì prossimo un primo incontro tra Marco Bucci e Silvia Salis. "Sarà un incontro lungo, non c'è nessun problema tra di noi, parleremo già di tanti temi che dovranno essere messi a posto - ha commentato il presidente della Liguria -. E poi se vorrà dei consigli sulla giunta glieli darò, io in passato ho attraversato i suoi identici problemi, se me lo chiede, ovvio". Dal primo incontro, si spera "non scontro", alla nomina del vicesindaco in pectore Alessandro Terrile. Il presidente della Regione non si sbilancia, da attento osservatore ribadisce però che lui vede i fatti e non le intenzioni. "Io ho tutta l'intenzione di vedere i fatti positivi, io amo Genova e vorrei che andasse avanti e non indietro, dopo otto anni di crescita sarebbe un peccato se tornasse indietro" ha incalzato Bucci. L'ex sindaco non si è detto preoccupato di fronte al colore politico differente, tra Regione e Comune: "La collaborazione c'è sempre stata, sia con le istituzioni che con i governi, io ho lavorato con Renzi e i due Conte, poi certo, la campagna elettorale è una cosa diversa" ha chiosato Bucci.
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