La canzone del cuore è "Gloria" di Umberto Tozzi, che la mamma le faceva ascoltare quando si rifiutava di andare all'asilo, per tranquillizzarla. Il momento più duro è stato quando per un incidente non ha più potuto danzare - ma ha così scoperto la politica - e quando ha dovuto affrontare la malattia, un cancro scoperto proprio a fine di una campagna elettorale tosta e totalizzante. Passione, sport, "pane e politica", le camminate nel centro storico per "schiarirsi le idee" e poi il legame con il territorio dell'entroterra ligure contrapposto agli anni all'estero e agli studi internazionali. Vittoria Vanessa Cerchi, oggi consigliera comunale a Genova, iscritta al Partito Democratico, si racconta a Primocanale nel corso della rubrica "Donne di Liguria".
A casa "pane e politica"
"Sono cresciuta a pane e politica, a causa dell'impegno della mamma e della sua famiglia, siamo una famiglia di militanti. Sono iscritta al PD dall'anno della fondazione, il 2007. Il sogno della mia vita era fare la ballerina, ho fatto danza moderna per tanti anni e poi per un incidente non ho più potuto continuare ed è stato lì che è iniziato il mio impegno politico. La mattina studiavo al liceo e il pomeriggio andavo nella sezione del partito". Gli studi universitari a Genova, l'esperienza di Erasmus a Barcellona, poi il trasferimento a Roma alla Luiss e gli anni nella Capitale anche al lavoro.
La scoperta del tumore: "Non siamo invincibili"
La routine di chi si divide tra politica e lavoro è molto intensa e non ha orari. Lo sa bene Vittoria, che non nasconde anche i momenti duri in cui ha scoperto la malattia: "La politica tende a essere totalizzante nella vita. L'ho imparato anche a mie spese, quando ti immergi tanto perdi di vista la vita in generale. A volte avevo perso di vista anche il resto: finita la campagna del 20-22 ho iniziato a stare male. Non me ne sono resa conto, i sintomi che avevo lo attribuivo allo stress elettorale, e invece ho avuto un tumore di Hodgkin, uno dei più curabili, e questo mi ha fatto pensare che non siamo invincibili, siamo esseri fragili".
A piedi per il centro storico
La ricetta per ricaricarsi per Vittoria è camminare, con le cuffiette, per il centro storico, anche per ore: "Mi aiuta a schiarire i pensieri". E a Primocanale il maestro Chiappa propone la sua canzone preferita, "Gloria" di Umberto Tozzi: "Mi rende serena, è un ricordo legato alla mia infanzia. Non amavo andare all'asilo, ero molto capricciosa e quindi nella distanza tra casa e asilo in auto mia madre metteva questa canzone e mi rasserenavo accettando anche di entrare all'asilo".
Il sogno: ridare una vita a un borgo abbandonato
Cosa manca a Genova? "La possibilità di costruirsi il proprio futuro". E il sogno nel cassetto? "Ridare vita a un borgo abbandonato nell'entroterra ligure, ho una casa di famiglia in Val di Vara, sono paesi generalmente abbandonati dalla popolazione. Vorrei creare una comunità o una attività per ridare vita a questi borghi".

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