GENOVA - Anche il Partito Democratico sostiene il ricorso al Tar degli abitanti di Genova Sampierdarena contro il trasferimento dei depositi chimici costieri da Multedo a Ponte Somalia. Un modo non solo per esprimere la propria vicinanza alla causa intentata dal Municipio Centro Ovest, guidato da Michele Colnaghi, ma anche per fornire un supporto economico a seguito dell'attivazione di una raccolta fondi per coprire le spese legali di questo procedimento. Oltre al ricorso dei cittadini, altre due aziende portuali hanno presentato tutti i documenti necessari per fermare gli atti dell'autorità portuale. Si tratta di Olii e Saar, che fanno capo all’imprenditore Beppe Costa e che vedrebbe inevitabilmente ridotta o azzerata la propria operatività, e del Gruppo Grimaldi che teme di trasformare la città di Genova in una nuova Beirut.
Ma se era già chiaro il mancato sostegno del Pd a questa soluzione individuata dal sindaco Marco Bucci, dalla coalizione di centrosinistra si attende il 'famoso piano B' o la 'quattordicesima soluzione' in vista dell'appuntamento con le elezioni amministrative. Il candidato sindaco Ariel Dello Strologo si è preso l'impegno di "studiare e provare a trovare una alternativa", ma ha anche messo le mani avanti dicendo che "i tempi non dipendono da me". È più ottimista Alessandro Terrile, capogruppo del Pd in comune a Genova, che a Primocanale ha detto: "Io sono convinto che se le istituzioni vogliono trovare un'altra soluzione la possono trovare", sviando inizialmente la domanda e puntando il dito sull'attuale giunta.
"Noi qualche proposta l'avevamo già fatta, dalla Calata Olii Minerali a quella più complessa dal punto di vista tecnico sulla nuova diga"
"Pensiamo che le risorse ingenti del Pnrr previste per la nostra città ci consentano finalmente di valutare proposte mai prese in considerazione perché troppo dispendiose". Messo alle strette sul fatto di manifestare ai cittadini il proprio intento entro la 'data di scadenza' delle elezioni comunali: "Credo che riusciremo a trovare una controproposta entro giugno, ma la soluzione da trovare è complessa.
"Non vogliamo procedere con annunci per poi fare marcia indietro, come ha fatto il sindaco Marco Bucci con il Terminal Messina portato in consiglio comunale e poi abbandonato"
E nella nota stampa il partito scrive che con l'ipotesi di Ponte Somalia "vince l'idea vecchia e superata di una città dove i quartieri complicati, che hanno bisogno di grandi interventi di riqualificazione, possono diventare il luogo in cui collocare attività che non trovano spazio in altre aree della città". Non è tardata ad arrivare la replica dell'assessore allo Sviluppo economico portuale e logistico Francesco Maresca. "Devo constatare che anche oggi il Partito democratico, riunitosi con tutti gli esponenti cittadini in conferenza stampa, ha dimostrato di scegliere, ancora una volta, l’opzione perditempo".
"Non abbiamo sentito nessuna proposta, nessuna idea, ma solo fumosi annunci sul nulla, farciti di strumentalizzazioni infondate da campagna elettorale"
"Forse l’opzione perditempo era la migliore mediazione che hanno trovato nel Pd con l’opzione zero della decrescita felice degli alleati 5 Stelle che, forse non a caso, oggi non sono stati invitati nonostante abbiano il presidente Colnaghi alla guida del Municipio. Inoltre gli esponenti Pd hanno evocato una fantomatica conferenza programmatica, senza però dire che questa amministrazione ha già promosso, lo scorso anno, un serio dibattito condotto sotto la regia scientifica dell’Università di Genova oltre che incontri pubblici con la cittadinanza sia a Multedo sia a Sampierdarena, dimostrando la piena volontà di confrontarsi a tutti i livelli con i territori e il mondo economico-portuale. Ricordo infine agli smemorati del Pd che questa amministrazione ha inaugurato la stagione del dialogo tra porto e città con un tavolo che presiedo per affrontare tutti gli aspetti della blue economy per trovare soluzioni condivise e ambientalmente sostenibili tra le attività portuali e i nostri quartieri".
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Nel frattempo in campo è scesa anche Antonella Marras, attivista politica molto nota a Genova, che rappresenterà il Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista e Sinistra Anticapitalista alle comunali genovesi e nel corso della presentazione si è detta a favore dell'opzione zero. Per la riconversione è anche Mattia Crucioli, il candidato di Italexit, Ancora Italia e Riconquistare l'Italia.
IL COMMENTO
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