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GENOVA - Colpo di scena in consiglio regionale quando il capogruppo di ‘Cambiamo con Toti’, Angelo Vaccarezza, ha dato il benvenuto al 2024 annunciando le sue dimissioni. Vaccarezza ha preso la parola nella seduta odierna per annunciare la sua decisione. Uno degli uomini simbolo del movimento arancione di Giovanni Toti, suo fedelissimo, ha deciso di fare un passo indietro proprio nell’anno che anticipa la fine della seconda legislatura del presidente. 

L'esponente totiano ha annunciato di considerarsi "un uomo di centrodestra" e di non avere intenzione di lasciare il partito: la scelta di rinunciare al suo prestigioso incarico, però, è certamente il segnale di un profondo malumore e fonti vicine al consigliere sostengono che la scelta sia stata meditata. 

Lo stesso politico savonese ha dichiarato di avere avuto intenzione di annunciare le sue dimissioni nella precedente seduta del consiglio (l'ultima del 2023 ndr) ma di avere rinunciato a farlo per rispetto della morte di Sauro Manucci, che era stato commemorato proprio in quella occasione. 

Che la rottura sia definitiva e poco gestibile dentro al partito è ancora presto per dirlo, quello che è certo però è che questa frattura dovrà essere ricomposta, almeno per mantenere in equilibrio il gruppo con il maggior numero di consiglieri. 

Di seguito il comunicato con cui l'oramai ex capogruppo di Cambiamo spiega qual è stata l'origine della sua decisione.

Questa mattina, in sede di comunicazione all'inizio del consiglio regionale, ho annunciato la mia volontà di dimettermi da capogruppo della Lista Cambiamo con Toti Presidente, ruolo che ho ricoperto ininterrottamente dalla nascita del gruppo fino ad oggi. Una decisione sofferta, figlia di una serie di eventi che mi hanno portato a comprendere come in questo momento non ci fosse più la fiducia nei miei confronti.
Il presidente di un gruppo importante come quello di Cambiamo, composto da otto consiglieri, due assessori e dal presidente della giunta deve poter essere certo quando interviene in una discussione e quando prende un impegno, di poterlo fare a nome di tutti.
Queste condizioni da diverso tempo mancano, e credo che, proprio per questo motivo, sia doveroso, rimettere il mandato e consentire al gruppo di nominare un nuovo capogruppo che avrà così la rinnovata fiducia da parte dei consiglieri che lo eleggono.
Per quanto mi riguarda, nulla cambia nei miei rapporti nei confronti del presidente, della giunta e dei miei colleghi consiglieri, che hanno, e continueranno ad avere la mia totale fiducia e il mio totale sostegno.
Sono e resto un uomo di centrodestra.
Nel ruolo di consigliere regionale potrò dedicare interamente il mio tempo al mio territorio; lo farò ascoltando amministratori e cittadini che, da tanti anni mi danno fiducia, e che con il loro voto mi consentono di rappresentarli in consiglio regionale, anche in considerazione della carenza di rappresentanza della mia provincia, unica a non avere un assessore all'interno della giunta.
#lamialiguria