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LIGURIA - È soprattutto il Ponente ligure a fare i conti con la siccità. I problemi maggiori si riscontrano soprattutto nei piccoli comuni dell’entroterra, mentre alcune città delle riviere sono alle prese con il cuneo salino.

"In alcuni casi poche decine di migliaia di euro potrebbero essere sufficienti ai comuni in difficoltà, per far fronte all’emergenza idrica, con interventi quali, ad esempio, il ripristino di acquedotti, la realizzazione di pozzi o la captazione di nuove sorgenti  - spiega Stefano Mai, capogruppo Lega in Regione Liguria - . Ho scritto al presidente Toti, chiedendo che gran parte del Fondo Strategico venga utilizzato, di qui ai prossimi due anni, per risolvere i problemi di carenza d’acqua dei comuni".

Tanti i problemi per le diverse amministrazioni che devono fare i conti con problemi alla rete con danni che vanno riguardare turismo e agricoltura. "Con gli ultimi inverni e le primavere, che si sono contraddistinti per l’assenza di precipitazioni, è necessario studiare un piano per scongiurare il razionamento della risorsa idrica, che causa anche evidenti danni economici principalmente nei settori turismo e agricoltura. È chiaro che il momento più siccitoso, corrisponde, in Liguria, anche al momento di maggiore utilizzo di acqua. Penso che sia anche necessario predisporre un censimento per verificare le reali criticità, distinguendo interventi in urgenza da interventi strutturali. In questi mesi abbiamo appreso delle grandi difficoltà che stanno attraversando il comune di Arnasco, alcuni comuni della val Neva, buona parte della val Bormida oltre che di città della costa come Andora" spiega ancora Mai.

E allora si cercano misure idonee per affrontare l'emergenza "Attraverso il Piano di Sviluppo Rurale, e nello specifico la misura 7.02 - precisa il capogruppo della Lega in Regione -, sono state messi a disposizione circa 10 milioni di euro, attraverso bandi che hanno finanziato anche infrastrutture idriche per la popolazione rurale, ma non è stato sufficiente. È quindi necessaria una forte azione congiunta per ridurre il disagio che vivono i residenti dei comuni dell'entroterra. In prospettiva è necessario poi lavorare sulla desalinizzazione, sulla trasformazione dei reflui depurati per l'utilizzo in agricoltura, sulla costruzione di piccoli invasi di contenimento dell'acqua piovana o la realizzazione di piccole cisterne private come da proposta di legge del gruppo Lega in Regione Liguria".