Slow Fish, Lollobrigida a Primocanale: "No alle multinazionali"

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GENOVA - Da Roma a Genova per inaugurale Slow Fish 2023 'Coast to Coast': così il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida è volato nel capoluogo ligure e ha dato il via alla kermesse marina più importante d'Italia. 

"Genova è una città straordinaria interconnessa con il mare e ogni evento che si svolge qui parla delle potenzialità del nostro sistema, guardando all'export e a produzioni di qualità - spiega a Primocanale il ministro Francesco Lollobrigida -. Siamo qui per parlare del mondo legato al mare e alla pesca, perché va difeso il modo di pescare tradizionale, per questo bisogna affrontare nuove sfide fatte di confronti, questa è la risposta corretta a chi invece lo fa devastando monumenti".

Da una parte la difesa della pesca e del Made in Italy, dall'altra un dialogo serrato con l'Europa per far emergere l'idea di futuro che il partito di Giorgia Meloni vuole portare a Bruxelles. "Noi vogliamo un'Europa che punti sulla qualità, una qualità che può essere raccontata attraverso etichettature corrette e non condizionanti. In Europa qualcuno spinge verso le multinazionali che vogliono condizionarci sul nostro modello di produzione e di consumo, noi riteniamo che i cittadini vadano informati perché non abbiamo paura dell'informazione - ha aggiunto il titolare del dicastero dell'Agricoltura -. Noi produciamo bene, produciamo e trasformiamo in maniera eccellente grazie a tutti coloro che dimostrano di avere nelle loro corde la produzione di prodotti, come gli allevatori, i pescatori, gli agricoltori. Bisogna però metterli nella condizione di avere disponibilità economica con equilibrio sociale, che sono alla base di un modello di sviluppo". 

Ministro Lollobrigida, qual è l'Europa che immaginate dopo il voto delle Europee 2024? Qualora conservatori e popolari dovessero ottenere la maggioranza dei voti?

Il progetto corretto è quello di immaginare un'Europa più forte e capace di affrontare i temi a cui andiamo incontro, senza ideologismi ma con pragmatismo, che sta emergendo in questa epoca storica. Un'Europa così è quella che tutti chiedono, che abbia più consapevolezze e meno certezze, certezze che non sono servite a nulla in questi anni. Conservatori e popolari hanno principi e valori comuni che possono portare avanti questi interessi, con il modello di civiltà che hanno sempre rappresentato, e su questo noi investiamo.

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